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Turismo, in Comune gli stati generali sulla Via matilidica

20 febbraio 2023 | 17:51
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Turismo, in Comune gli stati generali sulla Via matilidica

Per rilanciarla: segnali, sentieri accessibili e microeventi

REGGIO EMILIA – Da Mantova a Lucca passando per Reggio Emilia. Un itinerario lungo 285 chilometri che attraversa in 11 tappe (con 3 varianti) il territorio di tre regioni (Lombardia, Emilia, Toscana) snodandosi dalle pianure del Po, attraverso le colline e montagne del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, fino alle valli della Garfagnana.

E’ la “Via matildica del volto santo” che, pur racchiudendo natura, storia – alla riscoperta dei luoghi di Matilde di Canossa – e spiritualità, era ancora nel 2015 fuori da tutti i radar, compreso quello della rete dei sentieri regionale. Oggi è invece un progetto cresciuto, ma non ancora completo, come emerso a Reggio Emilia negli “stati generali” convocati in sala del Tricolore dal Comune, per valutare con associazioni, operatori culturali e turistici e scuole (in particolare l’istituto Mandela di Castelnovo Monti) il da farsi per rilanciare l’antico sentiero.

Dai tre tavoli di lavoro che si sono riuniti sono emersi diversi spunti che affrontano alcune criticità raccontate dagli stessi camminatori che lo hanno percorso. Molto forte l’esigenza di segnalare la via matildica con una segnaletica appropriata, oltre l’iniziativa del Parco nazionale Appennino tosco-emiliano che ha collocato su alcuni tratti – per circa 70 chilometri – dei cippi in arenaria.

Si propogono poi interventi strutturali per rendere il percorso fruibile dai disabili (anche dal punto di vista gastronomico con menu per celiaci) e microeventi. Dagli operatori delle strutture ricettive si chiede anche aiuto per aumentare posti letto, un servizio bagagli e una “patente del pellegrino” per i visitatori dall’estero. Cristiano Casa, presidente della Destinazione turistica Emilia “Visit Emilia” ha assicurato il sostegno dell’ente per promuovere la via matildica negli Iat mentre il vescovo di Reggio Giacomo Morandi parla di un percorso con “un cuore nella fede”.