Superbonus, la Cisl: “A Reggio a rischio 4.500 posti di lavoro”

17 febbraio 2023 | 15:25
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Superbonus, la Cisl: “A Reggio a rischio 4.500 posti di lavoro”

Lo afferma la segretaria della Filca-Cisl Emilia centrale, Cinzia Zaniboni dopo lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito fiscale decisi ieri dal Consiglio dei ministri

REGGIO EMILIA – La decisione del governo sui bonus edilizi, compreso il superbonus, “mette a rischio anche a Reggio Emilia centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro” dove gli addetti del settore “sono circa 4.500”. Lo afferma la segretaria della Filca-Cisl Emilia centrale, Cinzia Zaniboni dopo lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito fiscale decisi ieri dal Consiglio dei ministri.

Anche a Reggio Emilia, come a Modena, le prime avvisaglie c’erano già state: molti lavoratori lamentavano ritardi dello stipendio per le sempre minor disponibilità liquida delle imprese. E le associazioni imprenditoriali, nell’incontro per il rinnovo dei contratti provinciali di Reggio e Modena, erano molto preoccupate per la difficoltà delle aziende a reperire liquidità, nonostante i cassetti fiscali pieni di crediti dovuti all’ecobonus.

“Ora con questa scelta potrebbe esplodere una vera bomba sociale”. Per la Cisl si rischia di disperdere un patrimonio di professionalità indispensabile per il Pnrr e si deve trovare il modo di garantire questi lavoratori, anche con “soluzioni di semplificazione normativa per accelerare le opere del Pnrr”. Il tessuto produttivo locale del mattone è fatto da piccole e medie imprese, spesso con pochi dipendenti, “che non hanno margini sufficienti per reggere un’esposizione economica di tale portata” ricorda Zaniboni.

Dopo il boom edilizio degli ultimi due anni spinto dagli incentivi (con nuovi posti di lavoro, “ma anche tante situazioni irregolari, continue modifiche normative, caos e disagi per aziende rispettose delle norme e ripercussioni sui lavoratori”), ora “si rischia una delle più grandi vertenze del lavoro del nostro Paese, con una portata di gran lunga maggiore di quelle nei grandi gruppi, che fanno notizia”.