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Saman, il reporter italo-pakistano: “Imputati non si rendono conto”

10 febbraio 2023 | 14:27
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Saman, il reporter italo-pakistano: “Imputati non si rendono conto”

Ahmad Ejaz: “Non sanno l’italiano e guardano stupiti la folla”

REGGIO EMILIA – “Ho guardato negli occhi i tre imputati accusati dell’omicidio di Saman Abbas: sembravano smarriti. Ho visto tre uomini persi. Forse non hanno capito la gravità del loro gesto. Non parlano italiano. Ho notato che si guardavano intorno stupiti della presenza di così tante persone: più di 50 giornalisti e telecamere, tanti avvocati e associazioni. Credo non abbiano realizzato che tutto il mondo sta parlando dell’uccisione di Saman”.

Questo il commento del giornalista italo-pachistano all’agenzia Dire di Ahmad Ejaz, che stamani era al tribunale di Reggio Emilia per assistere all’apertura del processo per la morte della 18enne pachistana, avvenuta nella primavera del 2021. Alla sbarra, lo zio di Saman Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq.

Dell’assassinio sono accusati anche i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen. Il giudice stamani ha stralciato la posizione del padre – di cui si attende l’estradizione dal Pakistan – mentre la seconda risulta latitante. Ejaz si è costituito parte civile con la onlus Differenza Donna, tra le associazioni e enti da tutta Italia che hanno deciso di essere parte del procedimento, tra cui il Comune di Berceto in provincia di Parma, la Grande moschea di Roma e l’unione delle donne italiane (Udi).

Ejaz è stato anche autore di una petizione sulla piattaforma Chenge.org per chiedere il conferimento della cittadinanza onoraria alla ragazza, che ha raggiunto ad oggi le 17.656 firme.