Saman, al via il processo: il padre sarà giudicato

10 febbraio 2023 | 10:59
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Saman, al via il processo: il padre sarà giudicato
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Saman, al via il processo: il padre sarà giudicato
Saman, al via il processo: il padre sarà giudicato

Chiesto il suo collegamento video dal Pakistan: se non accetta o viene liberato sarà giudicato da latitante

REGGIO EMILIA – In attesa che si concluda la vicenda della sua eventuale estradizione dal Pakistan, la posizione di Shabbar Abbas, padre di Saman, è stata stralciata dal processo per l’omicidio della giovane pakistana iniziato oggi a Reggio Emilia. L’istanza “per legittimo impedimento” è stata avanzata dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci e accolta dalla presidente della Corte D’Assise Cristina Beretti.

Per l’uomo, 46 anni, accusato con la moglie ancora latitante e tre parenti di omicidio e occultamento di cadavere, é stata quindi fissata un udienza per il prossimo 17 febbraio, quando si tenterà anche un collegamento video con Islamabad. La mossa mira ad incastrare Shabbar. Se infatti il padre acconsente a partecipare in videoconferenza entra nel processo. Se si rifiuta diventa un latitante e sarà processato in contumacia. Stessa cosa se viene liberato su cauzione. In tutti i casi, insomma, il processo nei suoi confronti andrà avanti.

In mattinata hanno poi presentato richiesta per costituirsi parte civile l’ex fidanzato di Saman Saqib e circa una ventina di enti e associazioni di tutta Italia, tra cui il Comune di Berceto in provincia di Parma, la Grande moschea di Roma e l’unione delle donne italiane (Udi).

I difensori dei tre imputati presenti in aula -lo zio di Saman Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq- hanno chiesto del tempo per esaminare gli atti di costituzione e l’udienza é stata sospesa fino alle 15 di oggi. Fuori dal Tribunale reggiano le associazioni femministe “Non da sola” e “Non una di meno”, hanno esposto degli striscioni chiedendo “Giustizia per Saman” (Fonte Dire).