Roncocesi e Cavazzoli, cittadini delusi: niente reintroduzione della corsa autobus alle 7.30

28 febbraio 2023 | 19:33
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Roncocesi e Cavazzoli, cittadini delusi: niente reintroduzione della corsa autobus alle 7.30

Roberta Ponti: “Non sarà reinserita: peccato avevamo raccolto firme e provato a dare soluzioni costruttive”

REGGIO EMILIA – C’è delusione tra le famiglie di Ronococesi e Cavazzoli dopo la risposta negativa data dal sindaco Luca Vecchi e dall’assessore Carlotta Bonvicini per la reintroduzione della corsa autobus alla mattina.

Roberta Ponti, che ha presentato il documento in Sala del Tricolore, spiega i motivi del documento che ha raccolto più di 200 sottoscrizioni : “Per permettere ai ragazzi di recarsi a scuola sono attive le corse della linea 12 che partono dal capolinea di Roncocesi alle ore 6.55 e 7.05, queste si fermano alla frazione di Cavazzoli alle 7.02 e le 7.12. Questo mette gli studenti in condizione di trovare il bus delle 7.05 davvero affollato e spesso senza abbastanza spazio per caricare tutti gli studenti di Roncocesi, la situazione peggiora alla fermata di Cavazzoli”.

Continua la Ponti: “In mancanza di un servizio minimo di mobilità pubblica, viene meno il diritto allo studio per gli studenti della nostra frazione che si trovano costretti a non presentarsi a scuola. E per i lavoratori pendolari non automuniti, che vivono tutte le problematiche legate all’arrivo in ritardo sul posto di lavoro.  Inoltre, la mancata disponibilità del servizio pubblico, è incoerente con le politiche ecologiche giustamente portate avanti dal comune fino ad oggi, in tema di mobilità”.

E aggiunge: “È bene sottolineare come questi servizi non dovrebbero restare materia elitaria circoscritta al centro storico, ma debbano necessariamente essere estese alle nostre frazioni. È inaccettabile lasciare bambini e ragazzini al freddo ad aspettare che la scuola apra. Lasciateci dire che, la frazione di Roncocesi, senza contare Cavazzoli, è abitata da oltre 2000 cittadini, e vede un significativo incremento sul territorio delle collaboratrici familiari extracomunitarie che, alla domenica riposano e non sanno come muoversi. Un fattore che peraltro spesso esclude la nostra frazione nella scelta delle mamme, non automunite”.