Mafie, a Reggio debutta il badge per i cantieri sicuri

28 febbraio 2023 | 18:40
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Mafie, a Reggio debutta il badge per i cantieri sicuri

In piazza San Prospero la prima sperimentazione in Italia

REGGIO EMILIA – Il cosiddetto “badge di cantiere” debutta per la prima volta in Italia a Reggio Emilia, nei lavori di riqualificazione di San Prospero. Si tratta dello strumento di legalità in edilizia, contro il lavoro nero e insicuro e le infiltrazioni mafiose, previsto dalla normativa già nel 2008 e ora applicato dal Comune di Reggio (aggiornato alle nuove tecnologie) nel sito di uno dei futuri “salotti buoni” del centro storico.

A dare il via alla sperimentazione del badge è stato un protocollo promosso dalla Prefettura, sottoscritto a maggio del 2022 da associazioni di categoria e datoriali, forze dell’ordine, enti ispettivi, istituzioni e sindacati. Nello specifico consiste in un sistema informatizzato messo a punto dalla Cassa edile reggiana che permette di monitorare tutte le persone effettivamente presenti sul cantiere in un dato momento. Funziona così: gli operai, inquadrando un Qr code con il loro smartphone, segnalano ingressi e uscite dall’area dei lavori.

I dati sono poi convogliati in una banca dati, consultabile per le verifiche ad esempio da Inps, Inail, Ispettorato del lavoro e Guardia di finanza. Questo, dice il prefetto di Reggio Iolanda Rolli, “significa sicurezza a 360 gradi: per i lavoratori in primo luogo, perché si esclude la presenza di persone non formate per determinate mansioni. Ma vuol dire anche regolarità dei contratti e della contribuzione”.

L’obiettivo è anche presidiare uno dei settori più esposti alle interdittive antimafia, con 97 provvedimenti emessi in provincia al 10 novembre 2022, contro i 38 del 2021 e i 17 del 2020. Insomma “in un momento in cui il lavoro sta assumendo connotazioni sempre più grigie e opache, avere uno strumento di controllo come questo permette veramente di sapere con certezza cosa avviene in un determinato cantiere. E’ un primo passo ma molto importante”, afferma ancora Rolli.

Il “badge” si applica al momento solo ai cantieri delle opere pubbliche di valore superiore ai 500.000 euro. Un fatto che, sottolinea il sindaco Luca Vecchi, “mette al riparo praticamente tutti gli interventi previsti con i fondi del Pnrr, che hanno importi superiori”. La Prefettura di Reggio sta però già pensando di estendere lo strumento ad altri settori- come l’agricoltura e la logistica- e, soprattutto, ai cantieri privati. “Proporremo di inserire il sistema nei contratti integrativi e nelle clausole d’apppalto”, conferma il prefetto.