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L’addio del Comitato Salviamo le Cicogne: “Siamo sfiancate”

1 febbraio 2023 | 16:07
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L’addio del Comitato Salviamo le Cicogne: “Siamo sfiancate”

“E’ la nostra ultima forma di protesta: un atto di accusa senza sconti o giustificazioni, che rimarrà come nostra ultima parola”

REGGIO EMILIAE’ arrivato il nostro tempo, quello di chiudere l’esperienza iniziata nel 2015. Fermiamo l’attività del comitato Salviamo le Cicogne di Montagna e arriviamo alla scadenza naturale del mandato consiliare a Castelnovo ne’ Monti con la lista Castelnovo ne’ Cuori espressione del comitato. Se qualcuna o qualcuno di noi vorrà continuare la propria lotta lo farà a suo nome o attraverso altre sigle, ma il comitato Salviamo le Cicogne si ferma qui, ora.

Lo facciamo sopraffatte dalla delusione. Ci sentiamo sole. Ci sentiamo sfiancate. Quando abbiamo iniziato non avevamo certo in mente di metterci così tanto in mostra e per così tanto tempo, noi donne comuni prestate ad un impegno civico per senso di solidarietà e giustizia verso i soggetti più indifesi e da proteggere: la maternità in montagna, dove le difficoltà possono rappresentare la linea fra la vita e la morte della donna e del nascituro.

Oggi percepiamo che il mondo è cambiato, la gente si nasconde per timore o si muove per convenienza, la politica è per la maggior parte occasione di carriera ed è guidata dal gioco delle parti, coperto da una facciata di ipocrisia. Ci sentiamo sconfitte, non nella ragione, che dopo una dura battaglia ci è stata riconosciuta, ma nell’obiettivo di riaprire il punto nascita, perché chi ha promesso con la sua parola di riaprire ciò che ha chiuso non è stato capace di farlo e ora preferisce far finta di niente, anzi si propone come il paladino che riporterà la sanità pubblica in Italia.

Proprio questo è il punto: l’irresponsabilità dei politici. Possono dir quel che vogliono e poi tacere quanto gli pare, tanto non pagano mai pegno, anzi trovano supporto anche in chi avrebbe dovuto difendere la propria città e i propri cittadini dalle loro angherie.

E così, in questo deserto morale, stanche, abbiamo deciso di tornare alla nostra vita, al nostro anonimato di donne comuni e lasciare tutti alle proprie responsabilità, che da noi non saranno mai dimenticate. Questa è la nostra ultima forma di protesta: un atto di accusa senza sconti o giustificazioni, che rimarrà come nostra ultima parola.
Grazie a chi ci ha sostenuto e a chi in tempi diversi ha prestato il proprio impegno nel comitato, è stato un percorso intenso e spesso amaro per gli attacchi subiti, ma ha avuto senso farlo nonostante tutto.

Il Comitato Salviamo le Cicogne