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Tentò di sequestrare manager bolognese, finisce in carcere

26 gennaio 2023 | 10:34
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Tentò di sequestrare manager bolognese, finisce in carcere

E’ diventata esecutiva la sentenza di condanna per il 51enne Salvatore Guzzo, ex autista di Seta

REGGIO EMILIA – La sentenza di condanna diventa definitiva, il 51enne Salvatore Guzzo, ex autista di Seta, finisce in carcere per tentato sequestro di persona: dovrà scontare quasi 5 anni (sarebbero otto in tutto, ma bisogna detrarre i domiciliari, ndr). La notte del 10 dicembre 2019, sei uomini si incontrano nel parcheggio di un hotel a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. Non è un “classico” incontro di lavoro, quello su cui piombano i carabinieri, ma è l’ultima riunione per pianificare i dettagli di un progetto criminale: sequestrare il giorno successivo un facoltoso imprenditore bolognese di 41 anni nei pressi della stazione Centrale di Milano.

Un piano che, se realizzato, avrebbe potuto fruttare fino a cinque milioni di euro. Una regia che ha ricordato alcune produzioni televisive, al punto che gli stessi indagati facevano continui riferimenti ai protagonisti della famosa serie televisiva della Casa di Carta. E come nella serie spagnola tutti i componenti della banda (undici in tutto) avevano un nome in codice tra cui il 51enne Salvatore Guzzo, residente a Reggio Emilia, detto “Omega 3” per la sua mania del fitness. Quest’ultimo nel corso delle indagini era considerato uno degli organizzatori: con le buone o con le cattive, avrebbe dovuto costringere l’imprenditore a fornire le password per accedere ai conti e così, attraverso i suoi token, dispositivi elettronici ideati per compiere transazione finanziarie, dirottare il denaro su conti sicuri messi a disposizione da un altro complice.

Il piano era nato per la necessità di disporre di ingenti somme di danaro: il reggiano e altri due complici avevano subìto un sequestro milionario per delle truffe telematiche messe a segno nel milanese motivo per cui, pressati dai creditori, e conoscendo le disponibilità del bolognese, avevano pensato a un sequestro a scopo estorsivo. Per il 51enne residente a Reggio Emilia, dopo il fermo operato nel reggiano mentre guidava il pullman, l’iter processuale l’ha visto essere condannato in data 30.11.2021 dalla Corte d’Appello a 8 anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La sentenza, divenuta esecutiva il 10.1.2023 avendo la Suprema Corte di Cassazione rigettato il ricorso, ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello meneghina emettere l’ordine di carcerazione trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri di Via Adua. I militari ricevuto il provvedimento sono andatni nell’abitazione dell’uomo, dove dal 2019 era ai domiciliari e, dopo la notifica del provvedimento, vi hanno dato esecuzione portando in carcere l’uomo dove, detratto il pre-sofferto, vi permarrà fino al 9 dicembre 2027 data in cui verrà scarcerato se non detenuto per altra causa.