Interventi

“Tangenziale di Fogliano, poteva andare peggio? No”

21 gennaio 2023 | 18:22
Share0
“Tangenziale di Fogliano, poteva andare peggio? No”

Duilio Cangiari, Europa Verde: “E’ il frutto malconcio di una gestione caotica e approssimativa di un’opera importante”

REGGIO EMILIAÈ dunque arrivata al suo epilogo la lunga vicenda della Tangenziale di Fogliano. In una città segnata da uno sviluppo urbanistico che certamente non verrà annoverato nei manuali universitari come esempio e che ha generato interi quartieri privi di una viabilità di collegamento adeguata, si è costretti a mettere toppe su toppe ad una viabilità caotica e poco funzionale ed in ritardo di 30 anni rispetto alle necessità della nuova città.

Nel tempo abbiamo denunciato più volte come l’avanzamento del progetto della tangenziale di Fogliano procedesse senza un reale coordinamento reale tra gli enti interessati. Comune e Provincia hanno brillato in una gara di incomunicabilità, al limite dell’autismo istituzionale. Nel contempo abbiamo denunciato il pressapochismo arrogante degli uffici della Provincia, che in spregio al buon senso e al rispetto delle norme europee di tutela ambientale, hanno progettato una strada che taglia in due l’unica area protetta del comune di Reggio: l’Area SIC ZPS dei Fontanili di Gavasseto e del Rio Rodano.

Nel comunicato della Provincia e del Comune di Reggio si legge che la nuova strada a scorrimento veloce “passerà nelle vicinanze dell’area protetta”. Falso. Basta guardare le carte e il tracciato per vedere che la tangenziale attraversa buona parte dell’area protetta SIC ZPS che fa parte della Rete Natura 2000. La taglia di netto, smembrandola e facendo strame di uno degli ultimi cunei verdi che in passato molti urbanisti avevano in animo di valorizzare e di preservare.

Tutto questo si poteva evitare: da tempo cittadini e ambientalisti avevano indicato un tracciato alternativo, efficace dal punto di vista trasportistico e molto meno costoso, senza che la proposta motivata e tecnicamente fondata sia mai stata seriamente presa in esame. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti della politica e le buone pratiche ambientali declamate a gran voce negli ultimi anni, sono state bellamente archiviate alla prima prova dei fatti.

Ma torniamo agli enti protagonisti di tanto scempio: è sotto gli occhi di tutti come la incomunicabilità tra Comune e Provincia sulla tangenziale di Fogliano abbia raggiunto livelli impensabili, lo dimostrano i fatti. Nel progetto che la Provincia ha messo a bando di gara non si è tenuto in nessun conto né dell’atto di indirizzo della giunta del Comune di Reggio che, visti i disastrosi dati di traffico attribuiti alla nuova arteria e alla permanenza di una quota considerevole di veicoli transitanti dentro il centro abitato della frazione, indicava la necessità di realizzare una bretella di collegamento tra la nuova arteria e l’attuale strada regionale 467 R: opera aggiuntiva e complementare.

E ancora non v’è traccia, nel progetto a gara, della tribolata discussione avvenuta in consiglio comunale nell’aprile scorso e del conseguente ordine del giorno approvato in quella occasione. Vale pena ricordare a tutti noi che delle tante opere complementari promesse e indicate in quell’atto politico, non vi è neppure l’ombra. C’è di piu’: i maggiori costi dell’infrastruttura che hanno superato abbondantemente i 10 milioni a disposizione, hanno imposto la suddivisione del progetto in due stralci e per ora bastano appena a finanziare soltanto i lavori del primo stralcio. Peggio la toppa del buco, infatti la realizzazione del solo primo lotto riverserà su via Anna Frank una grande mole di traffico proveniente dalla scandianese. Ulteriore traffico su una piccola strada in forte sofferenza, nella situazione attuale congestionata e bloccata da infiniti incolonnamenti per varie ore al giorno.

Possibile che non si sia pensato al paradosso di una nuova grande arteria che finirà per sboccare in una strada di campagna? Infine sul versante dei costi, non occorre essere dei veggenti per immaginare che per completare l’intero tracciato, comprendente anche il secondo stralcio dell’opera e la connessone alla tangenziale Sud Est, per la quale si prevedono svincoli, sovrappassi, rampe di accesso e manufatti vari, serviranno altri soldi, parecchi milioni di euro, che mancano all’appello e che porteranno il costo complessivo dell’opera molto al di sopra dei già cospicui 11,5 milioni di euro odierni, denari di noi tutti che finiranno in un pozzo senza fondo.

Al momento vi è il mistero più fitto anche su come verranno finanziate le varie opere aggiuntive approvate nel citato ordine del giorno del Consiglio comunale di Reggio che prevedono l’allargamento della sede stradale di via A. Frank, una ciclopedonale tra l’abitato di Due maestà e la Tangenziale, la bretellina tra questa e il centro abitato di Fogliano e le rotatorie di collegamento.

Insomma questo è il frutto malconcio di una gestione caotica e approssimativa di un’opera importante che tutti avremmo voluto fosse progettata con i criteri della buona amministrazione, nel rispetto del territorio e non inseguendo facili consensi elettorali.

Duilio Cangiari, Europa Verde Reggio Emilia