Saman, ennesimo rinvio per l’estradizione del padre Shabbar dal Pakistan

10 gennaio 2023 | 14:49
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Saman, ennesimo rinvio per l’estradizione del padre Shabbar dal Pakistan

Niente di fatto per l’avvio dell’iter per riportare in Italia l’uomo accusato dell’omicidio della figlia

REGGIO EMILIA – Saman, ennesimo rinvio per l’estradizione del padre Shabbar dal Pakistan: niente di fatto per l’avvio dell’iter per riportare in Italia l’uomo accusato dell’omicidio della figlia 18enne nelle campagne di Novellara la notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2021. Dagli avvocati della giovane uccisa trapela che il difensore di Shabbar, durante il processo in corso in Pakistan, avrebbe depositato una serie di memorie scritte dal padre della ragazza. Non è ancora stata fissata la data della prossima udienza.

Quella di oggi è la quinta udienza saltata, dopo che ad esempio la prima era stata rinviata perché non era presente in aula il legale del padre di Saman, mentre la seconda non si era tenuta dato che il giudice che segue il caso era in licenza.

Per ora, quindi, il 46enne accusato di aver preso parte all’omicidio della figlia resta nel carcere della città dove e’ stato bloccato. Secondo l’ordinamento del paese asiatico scadrebbero in questi giorni i termini per definire l’iter per un suo ritorno in Italia, che (per legge) potrebbe durare al massimo due mesi. Le manette per Shabbar erano scattate il 15 novembre e, calendario alla mano, quella di oggi sarebbe l’ultima data utile per la trafila del suo trasferimento.

Il prossimo 10 febbraio, in Italia, inizierà il processo in cui Shabbar dovrà rispondere dei reati di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con la moglie, Nazia Shaheen, che è ancora ricercata.