Mafie, Azione: “Aprire consulta legalità ai partiti”

REGGIO EMILIA – La Consulta della legalità di Reggio Emilia sia aperta anche a tutte le forze politiche (di maggioranza ed opposizione) “in quanto la tematica deve essere affrontata da tutti, nessuno escluso, ognuno per le proprie competenze”. Lo chiede le federazione reggiana di “Azione” all’indomani della riunione dell’organo, di recente accusato di “immobilismo” dall’associazione antimafia Agende Rosse e dal sindaco Enrico Bini, che lo hanno abbandonato.

Mentre la Consulta è alle prese anche con il ricorso al Tar dell’ex assessore di Casina Tommaso Manfreda contro l’esclusione della sua ditta edile dalla white list della Prefettura, Azione invita a non dimenticare “due tematiche a noi da sempre care: usura e assegnazione beni confiscati”. Sui beni, in particolare, “crediamo che occorra sollecitare il nuovo Parlamento affinché si attivi per una revisione dell’intera procedura di assegnazione dei beni e si eviti che i beni non vengano affidati quando ormai sono in degrado e troppo costosi per essere facilmente riutilizzati”.

Inoltre si invitano “tutti gli amministratori reggiani ad attivarsi quanto prima al fine di ottenere l’accredito presso l’Agenzia nazionale per poter sapere quali siano i beni presenti sul proprio territorio e di attivare tutti canali utili affinché negozi, società e beni immobili non deperiscano perdendo valore ma diventino il simbolo di una risposta concreta agli affaristi illegali della criminalità”, conclude Azione.