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Lavoro, più punti nelle gare del Comune assumendo svantaggiati

18 gennaio 2023 | 17:58
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Lavoro, più punti nelle gare del Comune assumendo svantaggiati

Protocollo fra Comune, sindacati e cooperative: pro inclusione e legalità

REGGIO EMILIA – Più punti, nelle gare d’appalto del Comune di Reggio Emilia e delle sue partecipate, per aziende che all’interno del proprio organico inseriscono in modo stabile soggetti con difficoltà di inserimento all’interno del mondo del lavoro. E’ la novità che scatta con il protocollo di intesa firmato da Comune di Reggio Emilia, Cgil-Cisl-Uil, Legacoop e Confcooperative in materia di affidamento di servizi, lavori e forniture con l’obiettivo di creare, “in assoluta trasparenza, opportunità di lavoro per persone svantaggiate e la tutela dei posti di lavoro mediante un esteso ricorso alla clausola sociale”.

Questo Protocollo, spiega il sindaco Luca Vecchi, “ha importanti implicazioni operative all’interno delle gare per l’affidamento dei servizi sia sul fronte della legalità, sia nella tutela del lavoro. Non è uno ‘specchietto per le allodole’, ma un accordo vincolante che impone alle aziende e all’Ente appaltatore di mettere al primo posto la legalità e la trasparenza, grazie alla clausola sociale e alla disciplina del costo del lavoro, e il lavoro dei soggetti svantaggiati con l’obbligo di assorbimento del personale anche per l’appaltatore uscente”.

Dunque anche un modo per “contrastare l’illegalità nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori svantaggiati, là dove il lavoro è da considerarsi un fattore di inclusione- aggiunge l’assessore a Legalità e Coesione sociale Nicola Tria- e in particolare pone le basi per una maggior tutela dei lavoratori nel passaggio da un appalto a un altro”. A lanciare la novità, assieme a sindaco e assessore, c’erano anche Alberto Prampolini, dirigente del servizio Appalti e contratti del Comune di Reggio Emilia, Davide Mariotti (Cgil), Domenico Chiatto (Cisl), Luigi Tollari (Uil), Patrizia Fantuzzi (Confcooperative), ed Edwin Ferrari (Legacoop Emilia Ovest).

La novità funziona così: grazie ai criteri fissati all’interno dell’accordo in sede di programmazione delle procedure per l’affidamento di servizi e lavori di manutenzione degli immobili di proprietà comunale, fornitori la cui partecipazione comporta l’impiego di lavoratori svantaggiati, saranno inseriti con punteggi premianti in sede di valutazione dell’offerta. Le aziende che prenderanno parte alle gare dovranno comunque rispettare i criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del rapporto qualità prezzo.

I contratti interessati dal protocollo, perché potenzialmente accessibili a lavoratori svantaggiati o quanto meno interessati dall’applicazione della clausola sociale, sono tra i 30 e i 40 per un valore di circa 12 milioni di euro. In pratica l’accordo stabilisce i riferimenti, per il Comune e le società collegate, per l’affidamento degli appalti, le concessioni pubbliche di servizi, lavori e forniture, introducendo un maggior punteggio per aziende che all’interno del proprio organico inseriscono in modo stabile soggetti con difficoltà di inserimento all’interno del mondo del lavoro.

Il tutto “nella convinzione che la crescita della società e la sua capacità di generare buona occupazione si fondino anche su un sistema di welfare in grado di creare nuove opportunità lavorative, ridurre le disuguaglianze e migliorare la coesione sociale”. E dunque si fare del lavoro un “potente strumento d’inclusione sociale” e “generare un nuovo welfare aperto alla collaborazione tra pubblico e privato, capace di creare una occupazione di qualità”. Il tutto anche in ottica di contrasto alle illegalità.