La Cna lancia l’allarme: “Nel 2023 ben 10.300 euro di costi a veicolo in più”

10 gennaio 2023 | 19:03
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La Cna lancia l’allarme: “Nel 2023 ben 10.300 euro di costi a veicolo in più”

“L’incidenza delle Accise e gli aumenti dei pedaggi rendono insostenibile l’attività delle aziende. Chiediamo un intervento che porti almeno il prezzo del gasolio al livello medio europeo”

REGGIO EMILIA – In Italia continuano a crescere i prezzi di benzina e gasolio. Oggi il diesel ha toccato in qualche caso la quotazione alla pompa di 2,5 euro/litro, portando l’Italia al terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa secondo i dati forniti dall’Osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea.

Per le imprese di autotrasporto la stangata è pesantissima perché condiziona fortemente la principale fonte di energia utilizzata per alimentare i motori dei camion tramite i quali si svolge il loro lavoro. Un gravoso fardello a cui si aggiungono gli aumenti di tutte le voci di costo correlate a questa attività. In particolare, l’aumento del 2% sulle tariffe che Autostrade per l’Italia ha applicato a decorrere dal primo gennaio 2023 sulle tratte autostradali di cui è concessionaria.

Una situazione insostenibile su cui interviene Cna Fita: “Sbalordisce – sottolinea la responsabile della categoria, Agnese Crotti – che a far lievitare a dismisura il costo del carburante sia l’incremento di accisa e tasse sull’accisa, passate da una incidenza sul prezzo finale pari al 38,7% lo scorso 5 dicembre al 50,69% attuale, così come stupisce l’aumento di circa 300 euro per ogni veicolo relativamente ai pedaggi autostradali a fronte di una rete autostradale che presenta criticità accertate, e già sanzionate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che continuano a determinare gravi danni all’economia, soprattutto alle imprese di trasporto”.

Il risultato è che nel 2023 i pedaggi autostradali e il rifornimento per un veicolo pesante incideranno per 10.300 euro in più l’anno sulle casse delle società di trasporto – conclude Crotti – non è sostenibile. Servono soluzioni immediate, almeno un intervento in grado di riportare il prezzo del gasolio alla pompa al livello medio europeo”.