La Cgil lancia il “museo diffuso” alle ex Reggiane

24 gennaio 2023 | 16:01
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La Cgil lancia il “museo diffuso” alle ex Reggiane

Lo proporrà sabato per la fine della mostra sull’occupazione della fabbrica

REGGIO EMILIA – Un “museo diffuso” per legare la vocazione al futuro del parco dell’innovazione alle radici storiche del luogo in cui ha sede, cioè, le ex Reggiane. E’ l’idea che la Cgil di Reggio Emilia proporrà sabato prossimo nell’evento di chiusura della mostra fotografica “Un tocco di Classe. L’occupazione delle Officine reggiane 1950-51”, organizzata dallo stesso sindacato con Spazio Gerra, Comune di Reggio e Stu Reggiane e inaugurata lo scorso aprile.

L’esposizione a cielo aperto nel capannone 19, con oltre 100 foto dell’epoca che raccontano la più lunga occupazione di una fabbrica in Italia, sarebbe dovuta terminare lo scorso ottobre ma, visto il successo riscosso, è stata prorogata alla fine di questo mese. In 9 mesi ha infatti visto tra i 15 e i 20.000 visitatori, 3.000 dei quali hanno scaricato gli audio che contestualizzano i momenti visti in foto. Sono state inoltre numerose le visite guidate con le scuole del territorio e diversi eventi collaterali.

Per gli organizzatori, quindi, “una sfida vinta” a cui si riallaccia il segretario della Cgil reggiana, Cristian Sesena, per annunciare l’ulteriore step del progetto. “Ci avviamo a concludere questa mostra ma per noi non è un addio, ma un arrivederci, perché continuerà a vivere in una serie di progetti su cui stiamo lavorando per dare una continuità anche a questo grande sforzo organizzativo e creativo fatto dalla Cgil”, spiega Sesena.

Che entrando nel dettaglio immagina la realizzazione di un catalogo ma aggiunge: “Abbiamo in mente che questo luogo, che pare lanciato verso il futuro, continui a mantenere un legame molto solido con il suo passato. Per questo lanceremo l’idea che quando i capannoni saranno tutti ristrutturati ci sia anche una sorta di ‘museo diffuso’, degli spazi in cui ridare dignità costante e una testimonianza perenne e degli eventi che hanno avuto qui, per riconnettere l’estrema vitalità che oggi si respira agli importanti eventi del passato”.

La Cgil, dice l’amministratore di Stu Reggiane Luca Torri “se vorrà sarà sempre ospitata perché le Reggiane vogliono essere sempre di più un luogo aperto che sono oggi tornate a vivere e vanno considerate come parte integrante della città”. La mostra, aggiunge Torri, “ha di certo rappresentato uno degli elementi fondativi del parco innovazione che è la storia, la memoria di questo luogo che incarna una serie di valori così importanti per la città di cui sentiamo la responsabilita’”.

La giornata di sabato si articolerà in due momenti a partire dalle 16 (anche in caso di maltempo). Il primo è la performance artistica con protagonista Massimo Zamboni, fondatore dei Cccp-Csi che ha prestato anche la voce agli audio della mostra.
Il tema dello spettacolo, letture e canti accompagnati dai percussionisti dei “Tamburi del Crostolo” (Simone Beneventi, Simone Filippi e Gabriele Genta), è, come spiega lo stesso Zamboni, “l’impatto fisico della presenza operaia”.

A seguire al Tecnopolo, si terrà una tavola rotonda su “trasformazione urbana, lavoro, innovazione: le Officine Reggiane tra memoria e futuro” a cui assisterà anche il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.