Iren, al via la campagna la “differenziata fatta male genera mostri”

REGGIO EMILIA – Il ‘Pizzone’, nato dall’insieme di organico e carta, il ‘Peperattolo’, frutto di organico e latta non differenziati, e la ‘Tazziglia’, ibrido tra ceramica e vetro. Questi “i rifiuti ‘anomali’ protagonisti della nuova campagna di sensibilizzazione del Gruppo Iren”, non a caso intitolata ‘La differenziata, fatta male, genera mostri’.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, vuole “stimolare i cittadini ad adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti”, spiegando chiaramente che “gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di ‘mostri’ di rifiuti che non è possibile differenziare”.

Reggio Emilia, ricorda l’assessora comunale alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini, “registra da anni numeri da primato tra le città italiane, realizzando una raccolta separata di oltre l’80% del rifiuto prodotto”, e proprio per questo “serve tenere alta la guardia e mantenere o migliorare questi livelli”. La campagna, si legge in una nota, parte oggi e “viene diffusa attraverso affissioni statiche e dinamiche in vari formati, spazi sulle principali testate locali e contenuti digitali sui social media del Gruppo Iren e del Comune”.