Crescono i profitti delle imprese, ma non i salari

19 gennaio 2023 | 09:46
Share0
Crescono i profitti delle imprese, ma non i salari

Gli utili salgono anche dell’800% in alcuni settori, mentre i costi sul personale vengono tagliati: l’80% dei nuovi contratti è precario

REGGIO EMILIA – Matteo Gaddi ha analizzato 10 anni di economia della Provincia a di Reggio Emilia: gli utili salgono anche dell’800% in alcuni settori, mentre i costi sul personale vengono tagliati: l’80% dei nuovi contratti è precario. Gaddi, 47 anni, è il coordinatore della analisi economica e scientifica della Camera del Lavoro reggiana. Per la Cgil di Reggio Emilia ha realizzato una corposa analisi dell’economia locale prendendo a riferimento gli anni dal 2012 al 2021.

Dice Matteo Gaddi, lanciando l’allarme sulla qualità del lavoro nella nostra provincia: “L’attività economica ha evidenziato dei risultati assolutamente positivi che si sono tradotti in utili delle imprese, mentre i salari sono rimasti stagnanti. Questa analisi empirica conferma quello che tutti gli istituti di ricerca hanno detto da tempo: i salari non sono cresciuti. Questa stagnazione salariale è non solo data dalla ritrosia delle imprese a riconoscere il valore del lavoro ma anche alla stessa struttura del mercato del lavoro odierno orientata totalmente alla precarietà come la somministrazione o il lavoro intermittente. C’è anche un elevata incidenza del part-time. Non stiamo parlando di scelte volontarie dei lavoratori, spesso viene imposto dalle imprese il ricorso al part-time o al contratto precario”.

Cosa è successo dal punto di vista delle imprese
La prima evidenza è data dalla riduzione del peso, sia in termini di valore della produzione che di costo del personale dell’edilizia, mentre, al contrario, si incrementa il peso del settore metalmeccanico. In tutti gli altri settori non si notano variazioni del loro peso sul totale dell’economia.

I dati dei bilanci delle imprese ci dicono che in dieci anni il costo del personale è cresciuto meno del valore aggiunto: questo ha avuto una conseguenza molto evidente nella crescita della marginalità misurata attraverso l’Ebitda. Anche questo indicatore cresce in maniera molto consistente.

Nella tabella seguente sono indicate le variazioni in percentuale nel periodo 2012-2021 delle principali voci del Conto Economico. Come si nota, in tutti i settori la crescita degli utili è impressionante.

tabelle

Dall’andamento del costo del personale e degli utili è facile desumere come è stata distribuita la ricchezza generata: mentre la fetta di ricchezza destinata agli utili si è notevolmente allargata, quella destinata ai lavoratori è andata diminuendo.

La quota degli utili sul valore aggiunto è sempre variata in positivo (quindi si è incrementata la parte di valore aggiunto andata agli utili), al contrario le variazioni del costo del personale sul valore aggiunto hanno sempre un segno negativo (cioè si è ridotta la parte di valore aggiunto andata ai lavoratori).

Qui la variazione di punti percentuali 2012-2021 del peso di utili e costo del personale sul valore aggiunto.

tabelle

Questi risultati, estremamente favorevoli per i profitti delle imprese, sono stati resi possibili anche da un massiccio ricorso di forme atipiche (precarie) nei rapporti di lavoro.

Per quanto concerne le attivazioni dei rapporti di lavoro in provincia di Reggio-Emilia nel corso degli anni 2015-2021, quelle a tempo indeterminato non hanno mai superato il 20%. Questo significa che oltre l’80% delle nuove attivazioni è avvenuto attraverso contratti precari (tempo determinato, somministrazione ecc.).

A soffrire maggiormente la precarietà sono le donne, mentre non ci sono differenze, dal punto di vista dei dati, rispetto cittadinanza dei lavoratori. E’ un tema che tocca tanto gli italiani quanto i lavoratori stranieri.

tabelle

D.L.D.