Truffa da un milione di euro ed evasione fiscale: due indagati

29 dicembre 2022 | 09:35
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Truffa da un milione di euro ed evasione fiscale: due indagati
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Truffa da un milione di euro ed evasione fiscale: due indagati
Truffa da un milione di euro ed evasione fiscale: due indagati

Sequestrate auto di lusso per un valore di 450mila euro: raggirato anche Marco Bizzarri, ad di Gucci e proprietario dell’Osteria del Viandante di Rubiera

REGGIO EMILIA – Truffa da un milione di euro ed evasione fiscale, sequestrate auto di lusso a un procacciatore d’affari per un valore di 450mila euro: due indagati. La Finanza di Reggio Emilia, nell’ambito di un’indagine per una truffa ai danni di quattro persone, ha sequestrato 4 auto di grossa cilindrata, tra cui una lussuosa Aston Martin a un intermediario che opera nel settore degli investimenti immobiliari.

Fra le vittime della truffa c’e’ Marco Bizzarri, 60 anni, amministratore delegato di Gucci, socio della Rubierese calcio e proprietario dell’Osteria del Viandante di Rubiera che ha recentemente conquistato una stella Michelin. Ad essere indagati sono un 71enne nato a Casalgrande e residente a Rubiera che ha fatto da intermediario e Ivan Di Girolamo, 44 anni, nato a Cosenza e residente a Rubiera.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Piera Cristina Giannusa, e’ partita dalla denuncia dei truffati, uno dei quali e’ un noto imprenditore rubierese, che avevano consegnato ingenti somme (all’incirca 1 milione di euro) a un calabrese che gli era stato presentato da un reggiano, indagato per i medesimi reati. Chi ha sporto denuncia ha detto alle fiamme gialle che gli era stato prospettato un investimento immobiliare e, per questo motivo, avevano consegnato il denaro al calabrese, ma che, trascorso un certo lasso di tempo, non vedendo un ritorno tangibile dell’investimento, avevano tentato invano di recuperare le somme.

Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle gli indagati, con sistematicità, e in particolare il soggetto principale (nel suo presentarsi quale intermediario e procuratore di un fondo comune di investimento immobiliare) avevano proposto alle vittime investimenti immobiliari nel territorio di Reggio Emilia e Piacenza, con lo scopo di permettere di lucrare agli investitori, per mezzo di una cessione successiva a terzi degli immobili (e anche questa fase sarebbe stata curata dall’indagato, secondo quanto pattuito).

Una volta ricevuti i bonifici, le vittime non avevano ottenuto la proprietà di nessun immobile tra quelli proposti e non avevano ricevuto nemmeno la restituzione dell’ingente denaro versato. I finanzieri reggiani sono risaliti a quattro auto di lusso, di proprietà del truffatore, schermate da una società da lui rappresentata.

In particolare, una Aston Martin del valore di 187 mila euro, un’Audi A6 (intestata alla compagna di origini brasiliane) del valore di 84mila euro, un’Audi RS6 del valore di 150 mila euro e un’Alfa Romeo Giulia del valore di 35 mila euro. La posizione fiscale della società intestataria delle auto è risultata fortemente incongrua rispetto al possesso di questi beni.

L’autorità giudiziaria ha ritenuto che le auto fossero state acquistate con i proventi della truffa e quindi ne ha disposto il sequestro.