Reggiana, solo un pareggio con l’Olbia: 0-0

10 dicembre 2022 | 17:52
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Reggiana, solo un pareggio con l’Olbia: 0-0

Partita senza grandi spunti, con i granata solo una volta vicini al gol con un tiro di Pellegrini salvato sulla linea

REGGIO EMILIA – Un pareggio che sa di sconfitta. La stella della Reggiana fatica a brillare a causa dell’aggressività agonistica messa in mostra dall’Olbia. La nota positiva di giornata è da ricercare nel rientro sul rettangolo di gioco di Cigarini che, dopo sei mesi di stop forzato, riassapora l’odore dell’erba bagnata. Da bocciare è la direzione arbitrale. In sala stampa mister Aimo Diana evidenzia come “sia mancato quel pizzico di cattiveria indispensabile per vincere il match”. Scrutando il podio: Reggiana 37, Gubbio 36, Cesena 34 (Foto Bucaria).

Primo tempo
Al Città del Tricolore quattrocento reggiani mettono in mostra la sciarpa granata, a far loro da contraltare diciotto tifosi sardi che non hanno voluto lasciare sola la propria squadra. Passando all’analisi del calcio giocato: al rintocco del secondo minuto di gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la capocciata di Pellegrini scalda le mani dell’estremo difensore ospite. La Reggiana, con il trascorrere del tempo, aumenta i giri del motore; fatto che induce l’avversario a ricorrere ad interventi ai limiti del provvedimento disciplinare.

Inoltre, gli uomini di mister Diana reclamano a gran voce il penalty dagli undici metri ritenendo irregolare l’intervento di Bellodi su Rosafio. L’arbitro, non ravvedendo gli estremi per la concessione della massima punizione, lascia proseguire l’azione. Da annotare come l’Olbia, ben equipaggiata in difesa, non conceda pertugi al diretto rivale. Sul taccuino viene riportata l’uscita anticipata dal campo di battaglia di Kabashi arresosi all’impeto assai energico di La Rosa. Allo scoccare della mezzora la stoccata radente scagliata da Ragatzu sfila a fil di palo; all’interno dell’arena, per una frazione di secondo, cala il gelo. Le geometrie balistiche faticano a generarsi pertanto il primo atto si chiude sul risultato di perfetta parità.

Secondo tempo
I padroni di casa dapprima con Lanini poi con Rozzio provano a scardinare la porta olbiese, ma ardua si rivela l’impresa. Anche il terminale offensivo Pellegrini si vede costretto a sbattere contro la diga eretta dalla formazione sarda. Si assiste anche alla girandola delle sostituzioni messa in moto da entrambi i traghettatori nel tentativo di sbloccare l’incontro. Contini, da distanza ravvicinata, non arriva puntuale all’appuntamento con il gol. Svanisce così il possibile vantaggio per l’Olbia Calcio 1905. Varela Djamanca è costretto osservare la sfera, colpita di testa, sorvolare sulla traversa. Nelle battute finali la Reggiana viaggia a piena trazione anteriore, ma il risultato non muta. Arriva così un punto che non ricalca il vero valore dei granata, ciò nonostante consente di mantenere il primato in classifica.

Il tabellino

A.C. REGGIANA 1919 – OLBIA CALCIO 1905: 0 – 0

A.C. REGGIANA 1919 (3-5-2): Venturi; Cauz, Rozzio, Cremonesi; Libutti, Rossi (dal 83’ Cigarini), Nardi (dal 46’ Muroni), Kabashi (dal 27’ Lanini), Guiebre; Pellegrini (dal 69’ Varela Djamanca), Rosafio (dal 83’ D’Angelo). A disposizione: Hristov, Orsi, Sciaudone, Turk, Voltolini. Allenatore: Aimo Diana.

OLBIA CALCIO 1905 (3-5-2): Gelmi (dal 60’ van der Want); Brignani, Bellodi, Travaglini (dal 61’ Renault); Sueva, Incerti (dal 61’ Zanchetta), La Rosa, Biancu, Mordini; Contini (dal 74’ Nanni), Ragatzu (dal 88’ Konig). A disposizione: Babbi, Emerson, Fabbri, Gabrieli, Minala, Occhioni. Allenatore: Roberto Occhiuzzi.

Arbitro: Antonio Costanza sez. di Agrigento (Assistenti: Edoardo Federico Cleopazzo sez. di Lecce, Michele Piatti sez. di Como. IV Ufficiale: Silvia Gasperotti sez. di Rovereto).

Note – Ammoniti: Incerti, Bellodi, Cremonesi, Renault, van der Want. Angoli: 7 – 0. Recupero: 3’ pt. – 6’ st.