Internet, il primo canale per informarsi sul sesso dei giovani

24 dicembre 2022 | 10:25
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Internet, il primo canale per informarsi sul sesso dei giovani

Anna Bernardi, consulente sessuale: “Cosa ci chiedono i ragazzi? Di fare educazione sessuale a scuola”

REGGIO EMILIA – Il 50% dei giovani italiani si informa sul sesso e sulla contraccezione su internet, poi vengono gli amici (11%), solo dopo vengono scuola, medici e famiglia. Inoltre, rispetto al periodo precedente al Covid sono aumentati comportamenti sessuali a rischio ed è diminuita l’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili.

Questo ci dice il report 2021 Giovani e Sessualità: un’indagine statistica dell’Università di Firenze finanziata da Durex, svolta su un campione di  oltre 15.000 giovani tra gli 11 e i 24 anni, che permette di  indagare il rapporto dei preadolescenti e degli adolescenti con la sessualità e l’affettività.

Si abbassa l’età della prima volta. L’approccio al sesso è sempre più precoce per le nuove generazioni:  il 42% degli intervistati ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 15 e i 16 anni, ma c’è anche chi dichiara di aver avuto la sua prima esperienza prima dei 13 anni (3%).

Il dato più preoccupante che viene fuori dall’indagine è che questo approccio così precoce risulta essere accompagnato dalla messa in atto di  comportamenti poco consapevoli e molto spesso a rischio: tra gli intervistati, meno della metà (49%) è  solito utilizzare il preservativo, erano il 57% nel 2018. Senza altri canali di formazione la pornografia diventa un modello per i giovani.

Secondo l’analisi di Semrush con oltre 120 milioni di visiste mensili Pornhub è il decimo sito più visto in Italia, superando ebay, Il Corriere della Sera, Ansa, Gazzetta dello Sport e pure le previsioni di Meteo.it

A livello globale il 30% dei bambini fra gli 11 e i 12 anni vede pornografia online. In Italia il 44% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Il 59% dei ragazzi dice di aver cercato pornografia volontariamente a differenza di solo il 25% delle ragazze. Per legge i video sono vietati ai minori di 18 anni ma nella pratica sappiamo tutti quanto sia facile aggirare con un click questa limitazione.

Abbiamo chiesto a Anna Bernardi, consulente sessuale, che effetto ha la pornografia su una persona giovane

Ha detto la Bernardi: “Il primo grande effetto generale sui giovani, specialmente se giovanissimi e al loro primo contatto col mondo della sessualità e dell’eros, è quello di creare delle aspettative irrealistiche se non distorte che talvolta alimentano nella sessualità vera dei forti sensi di inadeguatezza e incapacità e smarrimento. La pornografia è fiction, ma per chi non ha alcun parametro reale di riferimento diventa difficile comprenderlo realmente. Mentre sappiamo distinguere un film di guerra dalla guerra vera, perché della guerra vera se ne parla sia a casa che a scuola, si è cioè educati, per la sessualità questo non avviene. Inoltre la pornografia mainstream è il mercato della “carne pronta”, dei corpi stereotipati, degli approcci facili e della totale assenza di implicazione emotiva e affettiva. Se uno si costruisce questa immagine della sua e altrui sessualità i comportamenti potranno essere distruttivi sia da un punto di vista fisico che relazionale/emotivo”.

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Ha aggiunto la consulente sessuale: “Da un punto di vista di igiene sessuale inoltre è raro vedere l’uso di presidi di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili quali preservativi o dental dam ed è frequente vedere pratiche che se ripetute fuori da un set cinematografico e senza alcuna preparazione possono danneggiare il benessere e la salute. Gli adolescenti si rivolgono sempre di più al sesso on line con dati che ci parlano del 34% per il sexting e del 6% per il cybersex. E’ interessante sapere che per molti adolescenti la reazione virtuale è una vera e propria relazione. Si definiscono realmente fidanzati e la sessualità fatta di video chat e scambio di foto a sfondo erotico viene percepito e attuato come parte di una relazione vera e propria. Una relazione che però ci permette di non mettere mai in gioco le nostre debolezze
corporee ed emotive. La sessualità è una performance che i ragazzi e le ragazze
tentano di fare assomigliare sempre più alle immagini e video pornografici e che, soprattutto, sul momento non sembra coinvolgere troppo le emozioni. I dati dell’Associazione Foresta ci dicono che nell’ultimo anno i giovani che si rivolgono ai siti d’incontro sono raddoppiati nell’ultimo anno e nello stesso tempo che il 40% delle ragazze e il 25% dei ragazzi è stato vittima di cyber bullismo”.

Di fronte a questo  scenario complicato, quali potrebbero essere le buone pratiche da adottare? Una è molto semplice e ce la dicono gli stessi ragazzi e ragazze. Un giovane su 2 vuole educazione sessuale a scuola. Tra le serie più viste in Italia dalla generazione z (nati tra il 1997 e il 2010) c’è Sex Education. La serie di Netflix arrivata alla terza stagione racconta il più classico dei teen drama, l’amore e i problemi di incomprensione tra adolescenti.

Con un altissimo livello di umorismo all’inglese vengono affrontati tutti i dubbi e domande sul sesso in mondo puro, reale e mai volgare. Infatti il protagonista Otis dispensa consigli ai suoi compagni che, in quanto neofiti  dell’eros, sembrano avere un gran bisogno di consigli pratici ed emotivi per star meglio sotto le lenzuola. E in realtà non sono gli unici ad averne bisogno: nei licei, in famiglia, nei consultori un po’ di  Sex Education in più sarebbe davvero utile.

Più di 1 giovane su 2 vorrebbe avere delle ore di educazione sessuale nella propria scuola ma non sono previsti corsi dal Ministero dell’istruzione. Quali sono i paesi che non prevedono l’insegnamento dell’educazione sessuale? Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania e chiaramente…. Italia.

Non bisogna inventare nulla, si potrebbe ad esempio estendere il progetto della Regione dell’Emilia-Romagna “W l’Amore” che offre agli studenti di terza media formazione affettiva e sessuale. Oppure far ospitare nelle scuole superiori il progetto tutto italiano di Making of Love dove otto ventenni con lo stile di una serie Netlix raccontano il sesso e i sentimenti senza filtri e censure e si propongono con esperti di parlarne apertamente alle classi.

D.L.D.