Impianto Forsu, interpellanza M5S: “Quali saranno le riduzioni sulla Tari?”

REGGIO EMILIA – “Il M5S reggiano valuterà una interpellanza comunale per conoscere le vere intenzioni dei nostri amministratori, al fine di destinare la maggioranza dei profitti derivanti da questo impianto alla riduzione delle tariffe Tari per i cittadini che conferiscono la Forsu soprattutto in questo di grande difficoltà post pandemia”.

Lo scrive l’attivista pentastellato Giancarlo Setti che interviene sulle recenti notizie riguardo all’impianto Forsu di Gavassa (per trattare il rifiuto organico della raccolta differenziata) prossimo all’allacciamento in rete e forse già nella primavera del prossimo anno inaugurato.

Setti sostiene che “non c’è nulla di più mistificatorio di pensare che questa operazione finanziaria di Iren possa portare alla riduzione delle emissioni di gas clima alteranti”.

Scrive il pentastellato: “Come è possibile pensare che utilizzare 9 milioni di m3 di metano prodotti da Forsu possano emettere meno inquinanti rispetto a 9 milioni di m3 estratti dalla terra? Piuttosto è vero il contrario considerando che Iren Ambiente ha sempre sostenuto che l’impianto non sia neutro riguardo al bilancio di carbonio, ed apparentemente senza un chiaro bilancio energetico. Per ricavare metano dalla Forsu infatti occorre consumare molta energia bruciando molto altro metano e facendo percorrere a numerosi camion a gasolio milioni di Km. L’impressione è che la sensibilità ecologica dei reggiani espressa nella virtuosa raccolta differenziata sia messa sotto i piedi”.

Prosegue Setti: “Spacciare per economia circolare il processo che ricava metano da Forsu equivale ad inquinare maggiormente seguendo una strada diversa più tortuosa ma decisamente più remunerativa. E qui passiamo al tasto più dolente per i cittadini reggiani. Abbiamo chiesto al vice sindaco Alex Pratissoli se l’aumento del costo delle fonti energetiche consumate dall’impianto non avesse messo in crisi la totale sostenibilità economica dello stesso: la risposta non è stata rassicurante per i reggiani ma lo è stata per Iren perché la tariffa che verrà deliberata da Atersir, relativamente ai flussi, dovrà considerare i costi effettivi dell’impianto: come dire: se le cose vanno male saranno i cittadini a pagare”.

Secondo Setti “se facessimo questo ragionamento in maniera speculare ci potremmo aspettare che i futuri profitti (anche grazie ai copiosi incentivi del Mite) fossero in gran parte ridistribuiti ai cittadini attraverso riduzioni della Tari dato che gli stessi forniranno la Forsu pazientemente differenziata e che dovranno pagare salate tariffe per raccolta e trattamento. Ma temiamo che le aspettative vengano deluse dato che Iren non ha mai dato assicurazioni in questo senso e neppure le dichiarazioni entusiaste del sindaco Luca Vecchi per nulla rassicuranti dato che non si parla in nessun modo di vantaggi in termini riduzione di tariffazione Tari per i cittadini”.

Aggiunge Setti: “Inoltre vorremmo tranquillizzare il Sindaco che la nostra Forsu non veniva destinata all’incenerimento a Parma ma all’impianto di compostaggio Aimag di Fossoli di Carpi. A conferma del fatto che in Regione non vi era e non vi è alcuna una necessità impiantistica per questa frazione di rifiuto differenziato”.

Il pentastellato reggiano si chiede “se quelle 4.600 famiglie che si scalderanno questo inverno con il metano da Forsu avranno dei vantaggi in bolletta rispetto alle altre 75.000 famiglie reggiane? Temiamo la risposta sconfortante da parte dei nostri amministratori perché, in questo gioco delle tre carte, alla fine, rischiano di rimetterci solo i reggiani sia in denaro che in salute considerando le emissioni di particolato Pm e composti organici volatili dell’impianto”.