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Airone Seafood, 600 euro in più in busta paga contro il caro energia

15 dicembre 2022 | 11:25
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Airone Seafood, 600 euro in più in busta paga contro il caro energia

L’ad Sergio Tommasini: “Un gesto di riconoscenza verso il capitale umano che ogni giorno contribuisce a rendere la nostra realtà competitiva sul mercato”

REGGIO EMILIA – Seicento euro in più in busta paga ad ogni lavoratore per contrastare il caro bollette. È il gesto concreto che Airone Seafood, azienda emiliana attiva nel settore delle conserve ittiche a base di tonno, ha voluto compiere per i propri dipendenti. Un regalo rivolto sia al personale impiegato nella sede logistica e commerciale di Reggio Emilia, sia a coloro che sono operativi nella sede produttiva di Abidjan, in Costa d’Avorio. Nella capitale economica ivoriana, infatti, sorge il più grande porto peschereccio dell’Africa occidentale, dove Airone Seafood gioca un ruolo da protagonista rispettando rigorosi protocolli di pesca sostenibile.

“Vogliamo esprimere così profonda gratitudine e riconoscenza alle donne e agli uomini che quotidianamente contribuiscono a rendere competitivo il nostro gruppo industriale – afferma Sergio Tommasini, ad di Airone Seafood – in un quadro di contesto che vede i prezzi aumentare a dismisura, mettendo in difficoltà moltissime famiglie”.

Una competitività, quella evidenziata da Tommasini, che si misura nelle 23mila tonnellate di tonno che Airone Seafood lavora ogni anno, per un totale di oltre 150 milioni di lattine o vasi esportati per il 90% in Europa, grazie al lavoro del capitale umano dell’azienda composto da 1.500 persone, di cui per il 70% donne. “I dipendenti sono al centro delle scelte strategiche che intraprendiamo e il nostro modello partecipativo non può prescindere dal metterli nella fascia di priorità alta, anche e soprattutto rispetto ai bisogni concreti della vita di tutti i giorni”, sottolinea Tommasini.

In Costa d’Avorio Airone Seafood opera in zona franca e questo comporta dei vantaggi competitivi legati a una decontribuzione del 50% dei costi di elettricità, acqua e carburante.

I benefici si ripercuotono positivamente anche nel tessuto socioeconomico del Paese africano in cui, rispetto all’Italia, il tema del caro energia è leggermente mitigato.
“Ciò non toglie la nostra volontà di premiare tutti i nostri lavoratori, a prescindere dalla latitudine – chiosa Tommasini –. Siamo tutti parte di una grande famiglia che nonostante le difficoltà legate alla congiuntura economica globale può guardare al futuro con rinnovata fiducia”.