Processo Grimilde, le parti civili chiedono 6 milioni

14 novembre 2022 | 17:31
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Processo Grimilde, le parti civili chiedono 6 milioni

Lo Stato vuole mezzo milione dalla cosca per la truffa al ministero

REGGIO EMILIA – Ammonta a sei milioni la cifra complessiva chiesta oggi dalle 11 parti civili (lo Stato, la Regione, Libera, Cgil, Cisl e Uil regionali, le Camere del lavoro territoriali di Reggio Emilia e Piacenza e i Comuni di Brescello, Reggio e Piacenza) che si sono costituite nel processo “Grimilde” contro la ‘ndrangheta. Dopo la requisitoria della Dda, la parola è passata ai loro legali per argomentare i presunti danni subiti e avanzare le istanze di risarcimento.

Tra queste è corposa quella dell’avvocatura dello Stato (presente per conto del Consiglio dei ministri, del Ministero dei trasporti e dell’Agenzia dei beni confiscati), pari a 500.000 euro. La “compensazione” riguarda in questo caso il cosiddetto “Affare Oppido”, cioè la maxi truffa ordita dal clan al ministero delle Infrastrutture, che attraverso una falsa sentenza attribuita ad un giudice del tribunale di Napoli si accapparrò 2,5 milioni, girati sui conti degli imprenditori Gaetano e Domenico Oppido di Cadelbosco (Fonte Dire).