Il padre di Saman: “Mia moglie è partita per l’Europa”

17 novembre 2022 | 09:11
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Il padre di Saman: “Mia moglie è partita per l’Europa”

L’uomo, che secondo quanto si apprende viveva solo ed era spesso ubriaco e aveva comportamenti violenti, non ha cercato di fuggire e non ha opposta nessuna resistenza

REGGIO EMILIA – “Mia moglie non è più in Pakistan, è partita per l’Europa. È inutile che la cercate…”. E’ quello che ha detto alla polizia pakistana Shabbar Abbas, il padre della 18enne Saman, scomparsa il 30 aprile 2021 a Novellara, dopo l’arresto nel paese asiatico. L’uomo avrebbe aggiunto anche qualche frase sul “dolore” per la scomparsa della figlia Saman, poi la difesa della consorte Nazia Shaheen.

Shabbar è accusato assieme a Nazia, al fratello Danish Hasnain e ai nipoti, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq, dell’omicidio della figlia 18enne, avvenuto a Novellara poco dopo la mezzanotte del 30 aprile 2021. L’uomo, che secondo quanto si apprende viveva solo ed era spesso ubriaco e aveva comportamenti violenti, non ha cercato di fuggire e non ha opposta nessuna resistenza. Sembra che nelle ultime settimane i federali avessero iniziato a fare pressione sulla polizia della regione di Punjab, dove la coppia è fuggita poche ore dopo la sparizione della ragazza che aveva rifiutato un matrimonio combinato, e i risultati sono arrivati.

Secondo quanto riporta Repubblica il procuratore di Reggio, Gaetano Paci, aupisca che “i tempi dell’estradizione siano brevi”. Ha detto al quotidiano. “I tempi dipendono dai giudici pakistani e dalle valutazioni che faranno sulla nostra richiesta”. A Shabbar gli inquirenti potrebbero chiedere conto di una telefonata fatta quando era già latitante a un suo parente: “Io ho lasciato mio figlio in Italia (il fratello minorenne di Saman ora affidato a una comunità protetta, ndr). Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno”.

Oggi si svolgerà l’udienza durante la quale ad Abbas saranno contestate le accuse mosse dalla procura di Reggio Emilia. Nel frattempo si cerca la moglie, ultima latitante del gruppo familiare. Ora bisognerà capire quali sono i tempi dell’estradizione.