Cibo, la Lega punta sulle eccellenze comunali

8 novembre 2022 | 15:19
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Cibo, la Lega punta sulle eccellenze comunali

La proposta del Carroccio in Regione: “Serve un registro in Emilia-Romagna per promuovere i prodotti De-co”

BOLOGNA – Il pane ferrarese per il capoluogo estense, il cappelletto di Reggio Emilia, magari anche la piadina dolce della Madonna del fuoco a Forlì. La Regione Emilia-Romagna potrebbe avere presto un registro regionale per promuovere i prodotti “De.co”. Le denominazioni comunali, la versione ‘in piccolo’ dei riconoscimenti Dop o Igp impossibili per questi prodotti unicamente locali, sono la carta proposta dalla Lega per tutelare i piccoli produttori nei municipi emiliano-romagnoli.

Molti comuni, come appunto Ferrara e Reggio, si sono già messi su questa strada, ma per il Carroccio sarebbe ora di un intervento regionale, con un budget iniziale di 50.000 euro. Questa almeno la cifra prevista dalla proposta di legge confezionata dalla Lega e presentata oggi alla stampa “L’Emilia-Romagna è nota nel mondo per il cibo, ma non tutti i prodotti sono riconosciuti”, spiega il promotore Massimiliano Pompignoli, che confida nella collaborazione (indispensabile) della maggioranza per portare a casa l’obiettivo.

“Spesso i nostri progetti di legge vengono bocciati ma poi magari inseriti dalla maggioranza. Questo – sottolinea – può essere approvato senza bisogno di smembrarlo. Speriamo ci sia consenso da parte di tutti”. Accanto a Pompignoli c’è il vicecapogruppo in Regione Gabriele Del Monte. “Diamo alla Regione una grandissima opportunità, valorizzando le eccellenze comunali si andrebbe a colmare un vuoto. Lo Stato riconosce già queste eccellenze, ma altre Regioni italiane, anche a guida Pd, lo hanno fatto”. Una opportunità peraltro non limitata ai prodotti: eccellenze locali possono essere anche eventi come le sagre.

“Il turismo, fra cui quello enogastronomico – afferma il capogruppo in Regione e commissario emiliano Matteo Rancan – è una componente essenziale per i nostri territori emiliano romagnoli e non si può non riconoscere, infatti, che tra le motivazioni che spingono i viaggiatori a scegliere una destinazione per le vacanze ha un ruolo sempre più incisivo la ricerca di una food experience”. L’istituzione di un registro regionale, prosegue Rancan, “va nella direzione di promuovere al meglio ogni singolo territorio e rappresenta uno degli strumenti più efficaci per lo sviluppo del marketing territoriale”.