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Caro energia, la Provincia vieta le stufe elettriche

17 novembre 2022 | 18:14
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Caro energia, la Provincia vieta le stufe elettriche

Per contenere i consumi previsto il ricambio d’aria negli ambienti solo se necessario

REGGIO EMILIA – Divieto assoluto di utilizzo “di strumenti per il riscaldamento allacciati alla rete elettrica”, luci spente anche in orario d’ufficio dove non siano “strettamente necessarie” e finestre aperte solo quanto basta per cambiare aria, tenendo conto anche del permanere del Covid. Sono alcune delle disposizioni interne emanate dalla Provincia di Reggio Emilia in un “decalogo” contro il caro energia. Il documento, che anche i Comuni potrebbero adottare, è reso noto oggi in una riunione del coordinamento dei sindaci sul tema.

Dal vertice è emerso che “proiettando sui prossimi 12 mesi le bollette di gas e luce con i costi attuali, praticamente nessun ente pubblico sarà in grado di chiudere i propri bilanci in pareggio, senza esser costretto ad operare tagli o sospensioni ai servizi erogati alla propria comunità”. I rincari, conferma il presidente della Provincia Giorgio Zanni, “si abbattono anche sugli enti locali cui compete assicurare, tra gli altri, anche servizi ad alta intensità energetica come la pubblica illuminazione, il riscaldamento di scuole, palestre ed edifici pubblici nonché il funzionamento degli uffici”.

Senza contare poi “le particolari implicazioni di aree e settori rilevanti per il turismo e l’indotto economico della nostra montagna come gli impianti sciistici e di risalita in Appennino”. Zanni lo dice quindi senza mezzi termini: “Senza un decisivo intervento di livello nazionale si rischia di pregiudicare l’intera tenuta del sistema degli enti locali e dei servizi essenziali che questi sono chiamati ad erogare ai nostri concittadini in tutto il Paese”. E intanto le bollette spegneranno anche il Natale. Alcuni Comuni compreso il capoluogo optano per luminarie in alberi o luoghi simbolici ma “in tono minore” rispetto agli scorsi anni.