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Bilancio comunale 2023, tassazione e “servizi inalterati”

28 novembre 2022 | 17:17
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Bilancio comunale 2023, tassazione e “servizi inalterati”

Una manovra da 309,8 milioni, di cui 159,5 per la spesa corrente e 149,7 milioni per gli investimenti

REGGIO EMILIA – “Protezione” di cittadini e imprese nell’attuale contesto segnato dall’aumento dei prezzi e “sviluppo” del territorio, assicurando la prosecuzione degli interventi finanziati dal Pnrr. Sono i due aspetti che caratterizzano lo schema di bilancio di previsione 2023 del Comune di Reggio Emilia che, dopo il via libera della Giunta comunale, sarà approvato in sala del Tricolore il prossimo 19 dicembre.

La manovra licenziata per l’anno prossimo, presentata stamattina in municipio, ha in particolare un valore di 309,8 milioni, di cui 159,5 per la spesa corrente e 149,7 milioni per gli investimenti. La priorità, sottolineano il sindaco Luca Vecchi e l’assessore al Bilancio Daniele Marchi, è aiutare la comunità, per quanto di competenza dell’ente, ad attutire il caro bollette e l’inflazione.

Ecco perché, ancora una volta, la tassazione si mantiene inalterata e i servizi, specialmente quelli di welfare ed educativi, non subiranno riduzioni e aumenti delle tariffe. Il tutto in un contesto non facile per la stessa amministrazione anche lei alle prese nei conti pubblici con l’esplosione dei costi energetici, stimati ad oggi per il 2023 in sette milioni di euro in più rispetto alla media degli anni precedenti, pari a un +68% rispetto al 2021.

Dai 9,5 milioni di euro iniziali del 2022 si passa infatti ai 15,9 milioni stimati necessari per sostenere i rincari nel 2023. E i trasferimenti statali per coprire le spese, già negli anni scorsi insufficienti allo scopo, si prevedono in calo del 26% rispetto al 2020. Già dallo scorso agosto, dunque, il Comune si è mosso approntando piani di razionalizzazione per far fronte agli aumenti delle utenze e adottando una politica “dinamica” delle poste, collocando subito dove necessario le entrate previste.

Tra queste voci ci sono 1,8 milioni che l’anno prossimo sono stimati dal recupero dell’evasione di Imu e Tari e 19,9 milioni di euro di trasferimenti per la spesa corrente. Iren aiuterà con un dividendo atteso pari a 9,6 milioni di euro contro gli 8,7 del 2022. I trasferimenti del Comune al sistema delle società partecipate sono stimati in 32 milioni, in linea con quest’anno.

Sugli investimenti del triennio 2023-2025 una coincidenza cabalistica fa sì che si attestino su un valore pari a quello del bilancio di previsione per l’anno prossimo, 309,8 milioni, di cui 149 milioni nel 2023, 102 nel 2024 e 57,6 milioni nel 2025. A tali risorse vanno aggiunti 950.000 euro di project financing. Le entrate per il sostegno agli investimenti nel triennio derivano per il 39,2% da contributi, per il 15,6% da risorse proprie e per il 34,6% da indebitamento “controllato” (20 milioni all’anno per tre anni).

Circa 72 milioni, sugli investimenti, arrivano da fondi del Pnrr. Tra le opere più rilevanti indicate per l’anno prossimo ci sono la riqualificazione di piazza San Prospero, del mercato coperto, e la manutenzione straordinaria delle strade a cui vengono destinati 7 milioni. “Nell’attuale assenza di esplicite politiche sociali da parte dell’attuale governo, Reggio Emilia adotta misure per il 2023 che la possono a ragione collocare fra le città di gran lunga più progressiste in Italia”, commenta il sindaco Luca Vecchi. “Questa è la cifra interpretativa più evidente del nuovo bilancio, l’ottavo dall’inizio dei miei mandati: una cifra ‘sociale’ che rappresenta una precisa idea di comunità”.

La manovra, aggiunge l’assessore Marchi, “assorbe gli incrementi dei costi senza scaricare gli aumenti su famiglie e imprese, cioè senza aumentare tasse e tariffe, tagliare servizi, e continuando a dare risposta ampia e diversificata ai bisogni”.