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Rave party illegale, iniziate le operazioni di evacuazione dei partecipanti

31 ottobre 2022 | 11:52
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Rave party illegale, iniziate le operazioni di evacuazione dei partecipanti
Rave party illegale, iniziate le operazioni di evacuazione dei partecipanti
Rave party illegale, iniziate le operazioni di evacuazione dei partecipanti

Nel capannone è stata abbassata la musica: identificate 600 persone che hanno lasciato spontaneamente l’area

MODENA – Il rave party di Halloween a Modena si è concluso. Nella tarda mattinata la musica è stata spenta ed è cominciato il deflusso dei partecipanti. Dopo la trattativa iniziata questa mattina, sono partite a Modena le operazioni di messa in sicurezza dell’area in cui, in un capannone abbandonato in via Marino a due passi dal casello nord dell’autostrada, è in corso il rave party “Witchtek” con circa 3.500 partecipanti dall’Italia e dall’estero.

Le forze dell’ordine si stanno schierando per fare in modo che l’uscita dei partecipanti dalla struttura – dichiarata pericolante – avvenga “con calma ed in modo responsabile per la sicurezza di tutti”. In particolare saranno creati dei varchi di sicurezza e a tal fine i passaggi ai lati dell’edificio saranno interdetti dai reparti. Un elicottero della Polizia sorveglia la situazione dall’alto, monitorando anche gli snodi della viabilità stradale e autostradale.

Sono stati rinforzati i servizi anche nella limitrofa area delle fiere di Modena, dove gli afflussi di visitatori proseguono regolarmente. L’azione di polizia è stata preceduta da un’attività di mediazione, avvenuta questa mattina, con i partecipanti al rave. In aggiunta ai 660 che si sono allontanati spontaneamente, al momento, ne sono stati identificati altri 310 uscita (e 35 veicoli).

Il raduno doveva concludersi con un evento finale questa sera, ma le forze dell’ordine (almeno un centinaio di agenti, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza che hanno circondato il perimetro esterno), hanno liberato l’immobile prima.

Come deciso ieri nella riunione in Prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Modena (ed un successivo tavolo tecnico in Questura), le attività in corso daranno infatti esecuzione al sequestro preventivo dell’immobile, da operare in via di urgenza per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati da un sopralluogo tecnico.

Le due strade di accesso all’area sono strettamente presidiate per controllare chi arriva e chi se ne va da pattuglie della Polizia stradale e unità cinofile antidroga. Al momento sono state identificate circa 660 persone, tra quelle che spontaneamente hanno deciso di lasciare il capannone.

Ieri il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva scelto la linea dura, dando mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia di “adottare, raccordandosi con l’autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere l’evento e liberare l’area al più presto”.