Mobilità, una cittadina smentisce il Comune

4 ottobre 2022 | 19:37
Share0
Mobilità, una cittadina smentisce il Comune

Paola Caprari: “Dai dati del Comune in realtà gli accessi in bici al centro storico sono calati”. Coalizione Civica “Vogliamo onestà e una seria analisi dei problemi, basta con questa politica”

REGGIO EMILIA – Una cittadina e Coalizione civica criticano i toni trionfali del Comune sull’uso della bici in centro storico e, utilizzando gli stessi dati del Comune, dimostrano che i 5.484 accessi in una mattina in bici in centro storico non sono poi così clamorosi dato che, solo dieci anni fa, erano 7.917.

Dice Paola Caprari, la cittadina attivista sulla mobilità che ha depositato in Comune una interpellanza civica contro i furti di biciclette dove propone soluzioni al fenomeno: “Stanno mistificando i dati. Si dice che sono 5.484 i mezzi ecologici, tra biciclette e monopattini, per l’accesso al centro storico lo scorso venerdì 16 settembre. Un grande risultato in vista della giornata della mobilità europea? No, perché se prendiamo una qualunque giornata vediamo che gli accessi sono quelli. Io mi baso sui dati del Comune sia chiaro e mi è bastato poco per trovarli”.

E aggiunge: “Dalle tabelle del comune sulla mobilità vediamo che 10 anni fa gli accessi erano 7.917, per poi calare nel 2013 a 7.473, nel 2014 a 6.119 per poi finire a quelli di oggi di 5.484. I dati, quando si presentano, vanno messi tutti e in modo corretto. Non serve a nulla mettere numeri a suffragio delle proprie politiche purtroppo fallimentari, si dovrebbe avere l’umiltà di fare un mea culpa e da lì ripartire”

Concludno i consiglieri di Coalizione Civica De Lucia e Aguzzoli: “Questo è il tipico approccio alla città che vorremo superare, se i dati dicono altro e stiamo peggiorando con la mobilità a due ruote, che senso ha annullare il problema sparando cifre senza contestualizzarle? Piuttosto vorremo che PD e alleati ci facessero vedere la proposta del PUMS (piano urbano mobilità sostenibile) che è fermo da anni e di cui nessuno sa più niente. Da quello possiamo dialogare con i cittadini, capire perché abbandonano la bicicletta e vedere come invertire la rotta negativa”.