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Manifestazione Cgil a Roma, mille reggiani pronti a partire

4 ottobre 2022 | 15:13
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Manifestazione Cgil a Roma, mille reggiani pronti a partire

Organizzati un bus e un treno speciale. Sesena: “Il caro bollette è una priorità”

REGGIO EMILIA – Sono circa un migliaio i partecipanti stimati dalla Cgil di Reggio Emilia alla manifestazione di sabato prossimo a Roma. Si muoveranno con pullman approntati dalla Camera del lavoro in tutte le zone della provincia, un treno speciale (riservato ai pensionati dello Spi-Cgil) e autobus aziendali per le realtà dove l’adesione dei lavoratori si prospetta massiccia. Le ragioni della mobilitazione, iniziata nelle scorse settimane con 350 assemblee nelle fabbriche reggiane e attivi dei delegati, le spiegano oggi il segretario Cristian Sesena e i componenti della segreteria Luca Chierici, Davide Mariotti, e Marika Todaro.

Ma saranno divulgate in questi giorni anche con dei volantinaggi davanti ai supermercati e alle mense aziendali. In cima alla lista delle rivendicazioni, nello specifico, ci sono la richiesta di un aumento dei salari e risposte (da parte del nuovo Governo) per le famiglie alle prese con il caro bollette. Anche per scongiurare un “terzo tempo” a tinte ancora più fosche, che la Cgil individua in una possibile crisi occupazionale, anche a livello locale, conseguente ai rincari per le aziende che preferiscono sospendere la produzione.

“Il caro energia si sta abbattendo come una scure su tutte le famiglie e le imprese italiane – attacca Sesena – siamo di fronte ad un’emergenza che ha bisogno di risposte che non coincidono con i tempi istituzionali della politica. Ci sarebbe bisogno, non oggi ma ieri, di iniziative a sostegno dei salari e delle persone perché sono in ballo dei diritti primari e di civiltà delle persone”. Ovvero, continua, “riscaldarsi in inverno, utilizzare l’acqua calda, non dover essere costretti a stare al buio e non dover scegliere se pagare l’affitto o una bolletta: qui secondo noi stiamo giocando con la dignità delle persone”.

Come Cgil, “ci sobbarchiamo pienamente questa battaglia rivendicativa che è prioritaria rispetto a tutte le altre, che comunque sono a corollario e contribuiscono a definire la nostra idea di Paese: meno diseguale, dove non si è poveri o si muore lavorando, e con una scuola e una sanità pubblica efficienti”. Come? “Ad esempio tassando al 100% gli extraprofitti di quelle imprese come quelle energetiche, ma anche delle assicurazioni e delle industrie farmaceutiche, che hanno sviluppato nei mesi post covid degli utili pazzeschi per dare respiro alle buste paga dei lavoratori e alle imprese in difficoltà”.

Sul piano sociale, invece, “bisogna recuperare una connessione sentimentale con il lavoro, affinchè torni ad essere un elemento di dignità e veicolo di diritti e strumento cittadinanza attiva”, conclude Sesena. L’urgenza di trovare delle soluzioni le sottolinea anche Davide Mariotti: “Abbiamo notizie concrete che nella grande distribuzione, che fino ad ora ha applicato rialzi dei prezzi ridotti, dovremo aspettarci un aumento dei costi sul carrello della spesa”. Secondo Luca Chierici, infine, “nell’ultima campagna elttorale nessuno ha parlato del mondo del lavoro che, sempre più precarizzato, si incrocia oggi con una precarietà esistenziale dovuta al costo della vita. Serve quindi un nuovo modello sociale e di questo chiediamo di incominciare a discutere”.