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La Russa eletto presidente del Senato ma senza i voti di Forza Italia: centrodestra spaccato

13 ottobre 2022 | 18:22
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La Russa eletto presidente del Senato ma senza i voti di Forza Italia: centrodestra spaccato

L’esponente di Fratelli d’Italia riceve 116 voti alla prima votazione e guiderà Palazzo Madama. Ma in Aula sono scintille tra Berlusconi e i meloniani. Ed è caccia a chi ha votato l’ex ministro della Difesa dalle opposizioni

ROMA – Prima seduta alla Camera e al Senato per la XIX legislatura. Oggi deputati e senatori chiamati a eleggere i presidenti dei due rami del Parlamento. Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato alla prima votazione: l’esponente di Fratelli d’Italia ha ricevuto 116 voti, superata la maggioranza assoluta necessaria per guidare Palazzo Madama. “È stato eletto un patriota“, ha commentato la premier in pectore Giorgia Meloni. Ma dopo lo scontro su Licia Ronzulli, mancano i voti di Forza Italia (Berlusconi: “I veti non ci piacciono”) ed è caccia a chi ha sostenuto l’ex ministro della Difesa dalle opposizioni.

CONTE: “INIZIANO GIOCHINI DI PALAZZO, M5S HA ALTRE PRIORITÀ”
“Siamo entrati in questo Parlamento garantendo ai cittadini che avremmo lavorato nel loro esclusivo interesse, con disciplina e onore. Questa è la nostra bussola, questo è lo spirito che ci ha guidato nel primo giorno d’aula. Mentre in aula iniziano i primi giochini di palazzo e qualcuno si prepara ad una finta opposizione, il Movimento 5 Stelle ha depositato immediatamente delle proposte di legge prioritarie per il Paese: dalle misure contro il carobollette al salario minimo, dalle lotta alla mafia fino alla transizione ecologica e alla difesa della sanità pubblica. Urgenze su cui il Movimento 5 Stelle ha preso un impegno con gli italiani. Un impegno che siamo determinati ad onorare senza risparmio”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte in un post su facebook.

BERLUSCONI: “A RONZULLI NESSUN MINISTERO”
La trattativa per i ministeri “è finita” e a Licia Ronzulli non ne toccherà “nessuno”. Lo dice Silvio Berlusconi, lasciando il Senato.

BERLUSCONI: “I VETI NON CI PIACCIONO”
“Non ci piacciono i veti, c’era stato un veto. Io e Casellati abbiamo votato La Russa come un voto di apertura e collaborazione, il resto del gruppo no perché non ci piacciono i veti, non si devono fare”. Così Silvio Berlusconi, dopo il voto in Senato.

CAMERA, FUMATA NERA ANCHE AL SECONDO SCRUTINIO
Nella seconda votazione per l’elezione del nuovo presidente della Camera non è stato raggiunta la maggioranza dei due terzi dei voti contando tra questi anche le schede bianche. Al secondo scrutinio hanno partecipato 388 deputati. Le schede bianche sono state 365, le nulle 7. Sette i voti dispersi. Hanno ottenuto, tra gli altri, 4 voti Letta, 3 Molinari e 2 Stumpo.

LETTA: “PARTE DELL’OPPOSIZIONE VUOLE ENTRARE IN MAGGIORANZA”
“Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà”. Così il segretario Pd Enrico Letta su Twitter. “Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”.

CALENDA: “NON ESISTE VOTARE UN NOSTALGICO DEL FASCISMO”
“Al di là dei numeri non esiste per noi liberali votare un nostalgico del fascismo. Fine”. Lo scrive su twitter il senatore Carlo Calenda, leader di Azione (fonte Dire).