Emilia-Romagna, termosifoni spenti fino al 22 ottobre

7 ottobre 2022 | 17:59
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Emilia-Romagna, termosifoni spenti fino al 22 ottobre

Summit dei sindaci in Regione: verrà anticipata di sette giorni la data di fine esercizio. Le temperature dovranno inoltre abbassarsi di un grado

REGGIO EMILIA – Summit tra Regione Emilia-Romagna e i sindaci per affrontare l’autunno più complicato per i costi energetici. L’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo, ha riunito questa mattina gli amministratori dei 208 Comuni dell’Emilia-Romagna che hanno firmato l’accordo sulla qualità dell’aria per fare il punto sulle misure legate al piano alla luce della difficile situazione, anche economica, che si profila con l’arrivo del freddo. E una nuova riunione è prevista già per martedì prossimo.

“In questo momento di crisi è importantissimo il dialogo con i Comuni, perché iniziative singole oggi non aiutano a dare risposte concrete alle persone e alle famiglie”, avverte l’assessore. Per questo la “nostra regione, anche se faticosamente, sta cercando anche una condivisione con le altre Regioni del bacino padano, unite proprio dalla condanna in sede europea per la qualità dell’aria, per individuare misure necessarie in vista della stagione invernale, chiedendo al Governo di attivarsi in tal senso, anche nei confronti dell’Europa”.

Ma quest’anno non c’è solo il fronte dei divieti per provare ad arginare lo smog. “Lavorare in squadra con i Comuni e i territori è fondamentale per individuare risposte e farsi carico delle preoccupazioni dei cittadini prima del prossimo 22 ottobre – aggiunge Priolo – data fissata dal Governo per l’accensione dei riscaldamenti. In un contesto così complesso, abbiamo bisogno di tenere insieme la tutela della salute delle persone, esposta dagli impatti della qualità dell’aria, con le oggettive difficoltà in cui si trovano famiglie e imprese con i rincari energetici”.

In base al decreto firmato ieri dal ministro Cingolani il periodo di funzionamento degli impianti di riscaldamento viene infatti ridotto di 15 giorni: sarà concesso dal 22 ottobre, posticipando di otto giorni la data ordinaria di inizio, e verrà anticipata di sette giorni la data di fine esercizio. Le temperature dovranno inoltre abbassarsi di un grado. “Proprio alla luce di questa crisi, rimane fondamentale il lavoro avviato dalla Regione per incentivare la sostituzione a costo zero degli impianti a biomassa più inquinanti”, sottolineo Priolo.

Il bando “è già operativo e resterà aperto fino al 31 dicembre 2023, insieme anche agli incentivi per la costituzione delle comunità energetiche, che possono e devono accompagnare i cittadini in questa difficile transizione energetica ed ecologica”.