Concordato Ferrarini, i creditori non si esprimono

21 ottobre 2022 | 09:22
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Concordato Ferrarini, i creditori non si esprimono

Una parte di loro ha 20 giorni per dire sì alla proposta del gruppo Pini

REGGIO EMILIA – Nuova fumata grigia nella complessa vicenda del concordato del gruppo Ferrarini. I creditori del gruppo alimentare reggiano si sono riuniti ieri in tribunale per esprimersi sull’unica proposta rimasta in campo dopo la dichiarazione di non ammissibilità di quella alternativa del gruppo Bonterre. Si tratta del passaggio dell’azienda sotto il controllo del gruppo lombardo Pini, mentre la finanziaria pubblica Amco sarà azionista di minoranza con il 20% e la famiglia manterrà la gestione.

Il 12% dei creditori ha espresso voto contrario, circa il 9% a favore, mentre gli altri hanno altri 20 giorni di tempo per decidere. Il gruppo agroalimentare ha un passivo di 236 milioni, mentre al voto erano ammessi creditori per 197 milioni.
L’intricata vicenda concordataria, a colpi di ricorsi tra le due cordate rivali che volevano il controllo dell’azienda è iniziata dopo il suo dissesto di quattro anni fa.