Battuta d’arresto del Pil a Reggio Emilia

24 ottobre 2022 | 13:14
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Battuta d’arresto del Pil a Reggio Emilia

Le stime della Camera di commercio lo attestano al + 2,8%, inferiore al tasso di crescita sia nazionale che dell’Emilia-Romagna

REGGIO EMILIA – Le prospettive di sviluppo dell’economia reggiana, pur rimanendo in terreno positivo, segnano un rallentamento rispetto ai valori previsti alla fine del giugno scorso. Dopo un primo semestre in crescita era infatti previsto a fine 2022 un aumento del Pil del 3,4%. Ora le stime della Camera di commercio attestano invece il dato al + 2,8%, inferiore al tasso di crescita sia nazionale che dell’Emilia-Romagna.

A influenzare il ridimensionamento è il forte rallentamento previsto per la produzione industriale che, a Reggio Emilia più che altrove, sconta più duramente (per la prevalenza di imprese meccaniche e manifatturiere) l’abnorme aumento dei costi dell’energia. Le previsioni parlano inoltre di un 2023 più difficile in provincia che nel resto del Paese con un ulteriore calo del Pil dello 0,2%. Nel 2022, tuttavia, ci sono anche segnali positivi.

Per le esportazioni, ad esempio, si prevede una crescita del 4,6% (seguita da un aumento del 3,1% nel 2023). In terreno positivo anche l’andamento previsto per il mercato del lavoro, con un aumento dell’occupazione pari all’1,8% e un tasso di disoccupazione destinato a scendere al 3,6%, valore che dovrebbe rimanere stabile anche nel 2023, quando è previsto un aumento degli occupati dell’1,1%. Per l’anno prossimo infine, i dati più critici vengono segnalati per l’industria (-1,3%) e l’agricoltura (-2,9%), mentre sono previsti in ripresa i comparti delle costruzioni e dei servizi.