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Tenta di raggirare anziana con la truffa dello specchietto

6 settembre 2022 | 12:22
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Tenta di raggirare anziana con la truffa dello specchietto

Un 32enne salernitano è stato denunciato dai carabinieri di San Martino in Rio

SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Cerca di raggirare una 75enne con la truffa dello specchietto: 32enne siracusano denunciato dai carabinieri di San Martino in Rio per tentata truffa. Si riaffaccia nel reggiano la cosiddetta truffa dello specchietto. Il trucco è sempre lo stesso e viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Individuata l’auto e la preda, generalmente anziani, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarla, accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto, forte del fatto di aver simulato poco prima un rumore con il lancio di un oggetto sulla fiancata del mezzo della vittima.

E’ quanto accaduto a San Martino in Rio. La vittima, una 75enne reggiana, era alla guida della sua auto in centro a San Martino in Rio quando ha sentito un rumore metallico provenire dalla carrozzeria del suo mezzo. Lì per lì non ci ha fatto caso e ha proseguito la marcia verso casa, ma è stata raggiunta dal truffatore che le ha detto: “Lei mi ha rotto lo specchietto della macchina”. E le ha indicato lo specchietto retrovisore effettivamente danneggiato.

Vista l’insistenza, l’anziana ha acconsentito alla richiesta di risarcimento pattuita in 200 euro ed è andata in uno sportello bancomat per ritirare i soldi non avendo il contante. Il presunto truffatore, nel timore che l’anziana avesse chiamato i carabinieri, non ha aspettato la donna per la consegna dei soldi e si è allontanato a mani vuote.

Grazie alla targa dell’auto del truffatore e alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, i militari sono risaliti al 32enne siracusano che è stato denunciato per tentata truffa. I carabinieri ricordano che, quando si viene accusati di aver toccato un’altra auto, è importante chiedere subito la compilazione del Cid (modello di constatazione amichevole dell’incidente stradale). A questo punto, con la scusa che va di fretta, il truffatore chiede di pagargli il danno cash. Bisogna opporsi e chiamare subito il 112 dei carabinieri.