Tangenziale di Fogliano, il Wwf ha presentato un ricorso al Tar

12 settembre 2022 | 18:17
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Tangenziale di Fogliano, il Wwf ha presentato un ricorso al Tar

Il Comune ha deciso di resistere. Oggi il consiglio comunale ha approvato una variazione di bilancio per realizzare l’opera che costerà 11,2 milioni

REGGIO EMILIA – Il Wwf, la federazione nazionale Pro Natura e nove proprietari di terreni e immobili soggetti ad esproprio hanno presentato ricorso al Tar di Parma, il 4 agosto scorso, impugnando gli atti di Comune, Provincia e Regione finalizzati alla realizzazione della Tangenziale Fogliano-Due Maestà. Il Comune ha deciso di resistere e ha affidato l’incarico di rappresentanza all’avvocato Francesca Ghirri.

La strada di 3,5 chilometri, con un investimento da 13,1 milioni, dovrebbe dopo 10 anni liberare la frazione di Fogliano dal traffico di attraversamento e connettere meglio la città e il distretto ceramico. Il tracciato prescelto per la tangenziale, come denunciato dalle associazioni ambientaliste, costerebbe circa 3,5 milioni in più di altri scartati dai progettisti e soprattutto comprometterebbe, a loro parere, irreparabilmente l’unica area natura tutelata dall’Unione Europea che c’è a Reggio Emilia. Inoltre, rispetto al tracciato alternativo, quello prescelto prevederebbe un costo maggiore per gli espropri.

Proprio oggi il consiglio comunale ha ratificato una delibera inerente al finanziamento dei lavori della nuova tangenziale di Fogliano. La delibera contiene l’approvazione del nuovo atto integrativo e modificativo dell’Accordo di programma tra Comune e Provincia di Reggio Emilia finalizzato alla realizzazione della variante di Fogliano alla strada provinciale 467 (cosiddetta tangenziale di Fogliano) con definizione dell’Accordo attuativo del primo lotto funzionale e la modifica dell’importo di finanziamento del primo lotto con conseguente variazione di Bilancio.

La tangenziale di Fogliano è realizzata dalla Provincia e co-finanziata parimenti dal Comune e dalla Provincia. Il valore originario del primo lotto era stato stimato in 10 milioni di euro, ma di recente su richiesta della stessa Provincia il quadro economico è stato modificato sulla base della revisione dei prezzi, aumentati in conseguenza della grave crisi internazionale in corso.

Da 10 milioni, suddivisi tra i due enti, si è perciò passati a 11,270 milioni di euro: l’aumento dei prezzi viene in questo caso finanziato totalmente a carico del Comune di Reggio Emilia. Perciò il Comune di Reggio Emilia, ricorrendo a un debito che accenderà con la Cassa depositi e prestiti, ha inserito oggi definitivamente in variazione 6,270 milioni di euro, ovvero oltre un milione in più rispetto alla cifra originaria (stimata in epoca pre-crisi e pre-rincari).