Silk Faw, sono più di 40 i dipendenti senza stipendio da tre mesi

9 settembre 2022 | 16:54
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Silk Faw, sono più di 40 i dipendenti senza stipendio da tre mesi

I dipendenti si sono rivolti alla Fiom che chiede “ammortizzatori se le difficoltà permangono”

REGGIO EMILIA – Sono già una quarantina i lavoratori della Silk Faw che si sono rivolti alla Fiom di Reggio Emilia per il pagamento degli stipendi arretrati di giugno, luglio e agosto. Si tratta di impiegati professionalizzati di Silk Sports car che da mesi lavorano al progetto dello stabilimento per la produzione di supercar elettriche promesso dalla joint-venture sino-americana.

Fra questi ci sono una parte dei 17 lavoratori che, nelle settimane scorse, si sono rivolti a un legale, mentre altri si sono licenziati per giusta causa. Questi 17 avevano messo in mora la società, tramite una lettera scritta dai loro legali, a fine agosto. Avevano minacciato anche di richiedere al giudice un decreto ingiuntivo, cosa che potrebbe portare al fallimento della società. Al momento, secondo quanto comunica il sindacato, questo non è avvenuto.

“La prima richiesta avanzata dai dipendenti di Silk è ovviamente di vedersi retribuire il lavoro svolto, a partire dagli arretrati”, spiega la Fiom di Reggio Emilia. “La domanda forte emersa dall’assemblea riguarda l’utilizzo di ammortizzatori sociali se le attuali condizioni economiche dell’azienda non dovessero consentire la piena attività per tutti gli addetti”, aggiunge il sindacato.

Nelle settimane scorse alcuni lavoratori si sono dimessi per giusta causa e la Fiom, su loro mandato, ha chiesto all’azienda di valutare un “diritto di riassunzione futura” alle medesime condizioni per chi nel frattempo fosse uscito o fosse in procinto di uscire dall’azienda. “Con i lavoratori non si è parlato di rogito e acquisto di terreni, tema che ha tenuto banco sui media nelle ultime settimane, ma di come concretamente dare una risposta di tutela alla loro condizione sociale, che non dipende dalla proprietà del terreno di Gavassa ma dalla continuità del finanziamento del progetto delle nuove auto”, evidenziano le tute blu reggiane.

“I dipendenti vogliono continuare a lavorare per Silk Sports Car e auspicano che il progetto prosegua, ma pretendono giustamente che il loro lavoro venga retribuito”, scandisce la Fiom all’indomani dell’incontro con l’amministratore delegato di Silk Sports Car, Giovanni Lamorte, “che, preso atto delle richieste sindacali, ha ritenuto di poter dare una risposta ai lavoratori dopo la predisposizione di un confronto interno”.