Ricettazione e riciclaggio, due arresti

REGGIO EMILIA – La polizia ha arrestato un 41enne residente in città e il titolare di un Compro Oro in provincia, con l’accusa di ricettazione e riciclaggio di preziosi. Le indagini sono partite nel 2019 monitorando un giovane ritenuto l’autore di numerosi furti in abitazione che, nel frattempo, è stato condannato per quei reati. La squadra mobile, coordinata dalla procura, ha cercato di risalire la catena criminale per individuare il canale di ricettazione e riciclaggio dei proventi dei furti.

Nel mirino degli investigatori è finito un 41enne, residente in città, con precedenti per ricettazione. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare in un Compro Oro, in provincia, il canale con cui i preziosi venivano “ripuliti” e reimmessi nel circuito, legale, di commercio dei preziosi. Gli investigatori della squadra mobile hanno documentato tre cessioni di significativi quantitativi di preziosi (per alcuni di questi è stata ricostruita la provenienza furtiva e si è potuto procedere alla restituzione agli aventi diritto).

Approfondendo la gestione del Compro Oro, amministrato dal secondo arrestato, è emerso come vi fosse un metodo ricorrente che consisteva nell’attribuire ad ignari soggetti il conferimento, in realtà mai avvenuto, di preziosi di varia natura. Il metodo era adottato per consentire di conferire, anonimamente, all’esercizio del Compro Oro dei preziosi “scomodi”, perché provento di furto o di altro delitto. Analizzando i file della contabilità del Compro Oro, la polizia ha identificato 39 persone che, a vario titolo, hanno escluso di avere dato, complessivamente, 1,6 chili di oro e 6,6 chili di argento e di avere ricevuto, quale controvalore per i conferimenti, 44mila euro.

La difformità, palese, tra risultanze documentali e iconferimenti di preziosi, avevano già consentito di mettere sotto sequestro l’esercizio del Compro Oro. Il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo del prodotto del reato di riciclaggio (oltre cinque chili di preziosi di vario genere: orologi, pietre preziose, monili in oro) e il sequestro di quei preziosi, anche per equivalente, che non sono più stati rinvenuti, nel corso delle indagini, nella disponibilità degli indagati.

In esecuzione del sequestro per equivalente si è proceduto, a carico di uno dei destinatari alla misura custodiale, al sequestro di un’auto, di un orologio di pregio e di un anello in via di valutazione. Nel corso di ulteriori perquisizioni  a carico di altri indagati, pressoché privi di reddito, gli agenti della squadra mobile hanno trovato sei orologi di pregio per un valore di oltre 60.000 euro. I preziosi sono stati sottoposti a sequestro per verificarne, con la casa madre, la eventuale provenienza delittuosa.