Le proposte della Cgil per cambiare il paese

17 settembre 2022 | 09:55
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Le proposte della Cgil per cambiare il paese

Lunedì prossimo, a partire dalle 15, ci saranno 600 delegati in Piazza della Vittoria. Concluderà la giornata il segretario nazionale Maurizio Landini

REGGIO EMILIA – Si terrà lunedì prossimo, a partire dalle 15 in Piazza della Vittoria. l’evento organizzato dalla Cgil reggiana “Ascoltate il lavoro”. Un momento di ascolto e confronto, ma soprattutto l’occasione per illustrare le proposte della Cgil per il futuro del Paese.

L’iniziativa, che vedrà riuniti delegate e delegati, attiviste e attivisti di tutte le categorie sindacali, nonché rappresentanti dell’associazionismo locale, attraverso la convocazione simultanea di tutte le Assemblee generali, si colloca sulla scia di una mobilitazione nazionale che ha visto già riunirsi a Bologna, il 14 settembre, cinquemila fra rappresentanti sindacali e attivisti provenienti da tutt’Italia, e che porterà alla manifestazione nazionale del prossimo 8 ottobre.

La riunione delle Assemblee generali delle delegate e dei delegati, volutamente in piazza e aperta alla cittadinanza e alle associazioni, lancerà il decalogo delle priorità per cambiare il Paese nei prossimi anni. Dopo l’intervento iniziale del Segretario della Camera del Lavoro, Cristian Sesena, gli interventi di delegate e delegati del territorio in rappresentanza di tutti i settori produttivi a partire da quelli più colpiti dalla crisi energetica, e le conclusioni del Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Dice Cristian Sesena segretario generale della Cgil Reggiana: A meno di una settimana dal voto portiamo in piazza la nostra gente per una discussione aperta in cui come Cgil intendiamo declinare le nostre proposte su inflazione, salari, caro-bollette, precarietà e pensioni e pace. Siamo in una fase di mobilitazione che culminerà l’8 ottobre con una grande manifestazione a Roma, in coincidenza con il primo anniversario dell’assalto squadrista alla nostra sede nazionale. Vogliamo far vivere sul territorio i nostri temi e le nostre priorità e ribadire che il lavoro deve tornare ad essere al centro quale perno su cui costruire una società più giusta e coesa”.