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Ferrarini, dipendenti protestano davanti alla sede della Regione

20 settembre 2022 | 18:13
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Ferrarini, dipendenti protestano davanti alla sede della Regione

I lavoratori: “La cordata delle cooperative ostacola l’adunanza dei creditori”

REGGIO EMILIA – Manifestazione di protesta oggi a Bologna davanti alla sede della Regione indetta dalla maggioranza dei dipendenti Ferrarini, che lamentano lungaggini nei tempi per l’adunanza dei creditori. Un appuntamento fissato per il prossimo 20 ottobre a Reggio Emilia, ma che potrebbe slittare. Questo, secondo i lavoratori, a causa di un ricorso legale presentato da Gsi-Bonterre, a capo della cordata alternativa a quella del gruppo Pini di Sondrio a cui contende l’acquisizione della storica azienda agroalimentare emiliana.

“Siamo qui perché le istituzioni politiche ci ascoltino – spiega Stefano Migli a nome dei lavoratori – perché per quattro anni abbiamo avuto la netta sensazione di essere come fantasmi, cioè invisibili agli occhi delle Istituzioni. Le uniche parole che sono venute da loro erano a favore della proposta concordataria di Gsi Bonterre che a casa nostra non ha mai messo piede neanche per un minuto”. Dunque, continua il dipendente Ferrarini, “siamo contro questa cordata che da quattro anni, con ogni mezzo possibile, cerca di bloccare l’iter concordatario della Ferrarini nato a luglio del 2018”.

Su alcune questioni il tribunale si è già espresso “ma ora dovremmo avere il 20 di ottobre l’udienza della Corte d’appello per l’ennesimo ricorso di Gsi-Bonterre che molto probabilmente potrà spostare l’adunanza dei creditori che avremmo avuto quel giorno in tribunale a Reggio Emilia“. In “questo territorio- conclude Migli- si ascolta solo la voce delle cooperative, ma non è giusto perchè queste rivendicano di acquisire la nostra azienda, senza aver mai fatto nulla per salvarla”. In una nota Gsi e Bonterre replicano: “La proposta Ferrarini attualmente depositata e il relativo piano industriale risalgono a oltre due anni fa (maggio 2020) e sono superati dagli eventi, primo fra tutti il preoccupante caro-energia”.