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Elezioni, Vecchi: “Reggio argine al vento di destra”

26 settembre 2022 | 17:44
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Elezioni, Vecchi: “Reggio argine al vento di destra”

Il sindaco: “Ora nuova fase costituente partendo dalle città”

REGGIO EMILIA – “Quella di ieri è stata una sconfitta netta, ben oltre le pur pessimistiche previsioni. In questi casi vanno fatti anzitutto i complimenti ai vincitori, a Giorgia Meloni e al centrodestra, augurando buon lavoro e assicurando una opposizione intransigente e costante”. Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi guarda con obiettività all’esito delle elezioni politiche ma, proprio a partire dal territorio che amministra, intravede anche delle luci e una strada per ripartire.

“In una carta geografica del Paese che assume un colore quasi monocromatico, quel puntino rosso sul collegio di Reggio Emilia è la prova di un argine che ha tenuto, di una terra che non si è piegata al vento di destra e che ha voluto continuare a nutrirsi di valori progressisti e democratici”, sottolinea infatti Vecchi. Aggiungendo: “Qui la Meloni non supera il 20%, non ha sfondato ed anzi il centrodestra nella sua interezza ha realizzato un risultato anche inferiore ai suoi massimi storici”.

Inoltre “il Pd a Reggio Emilia è saldamente primo partito con il 32% dei voti e la coalizione raggiunge il 42% grazie all’eccellente risultato della lista di Sinistra italiana e Verdi e di +Europa, che voglio ringraziare per il grande e prezioso contributo portato”. Tuttavia, continua il sindaco, “sarebbe miope se non si riconoscesse il risultato indubbiamente rilevante sia di Azione e Italia Viva, sia per altre ragioni del Movimento 5 stelle”. E dunque “facciamo tesoro, non con presunzione, ma con l’umiltà e la consapevolezza di chi anche da qui vuole ripartire, per dare il giusto contributo al rilancio di un progetto politico”.

Per prima cosa, afferma il primo cittadino, “sarebbe un grave errore se ancora una volta, ci si limitasse ad attribuire colpe e responsabilità unicamente al segretario di turno. Enrico Letta va ringraziato anche per la serietà e il coraggio della verità con cui dopo questa campagna elettorale ha affrontato la conferenza stampa di oggi”. Al Pd, secondo Vecchi, “serve un lavoro umile e paziente, che attraverso l’opposizione accompagni la discussione e l’elaborazione di un ‘nuovo Pd” e lo riconnetta profondamente con la società italiana. Un progetto ricostituente in cui far uscire nuove idee, nuove modalità organizzative, e soprattutto un nuovo gruppo dirigente del tutto svincolato da prassi consolidate che sono alla base di questa sconfitta”.

Come? “I territori – dice il sindaco di Reggio Emilia- sono un patrimonio di competenze: nel 70% degli 8.000 Comuni italiani il Pd governa, vince le elezioni e lo fa ripetutamente. Chi porta le maggiori responsabilità nel gruppo dirigente nazionale si interroghi sul perché un partito riesce ad essere contemporaneamente competitivo e vincente proprio sui territori ma non altrettanto nella costruzione di un progetto per il futuro del Paese”.

Da qui la “ricetta” del reggiano: “Le città contemporanee sono ogni giorno il luogo in cui si incrociano i bisogni di innovazione e le istanze di protezione, il luogo in cui le dinamiche globali incrociano il bisogno di comunità”. Pertanto “dai territori, dai Comuni, ‘dal basso’ verrebbe da dire, si riparta senza perdersi d’animo. Con quella passione civile, con quella vocazione per il bene comune che ci ha sempre animati”. Sarà “una lunga attraversata- conclude Vecchi- ma siamo abituati alla fatica, e abbiamo chiaro l’orizzonte a cui tendere”.