Elezioni, sono cinque i reggiani nel nuovo Parlamento

27 settembre 2022 | 19:21
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Elezioni, sono cinque i reggiani nel nuovo Parlamento

Passa al Senato Graziano Delrio (Pd), mentre a Montecitorio va Ilenia Malavasi (Pd, ex sindaco di Correggio). Alla Camera anche Gianluca Vinci (Fratelli d’Italia). Ce la fanno anche Gloria Saccani Jotti e Stefania Ascari per il M5S

REGGIO EMILIA – Sono cinque i parlamentari di Reggio Emilia eletti. Passa al Senato Graziano Delrio (Pd), mentre sale le scale di Montecitorio la reggiana Ilenia Malavasi (Pd, ex sindaco di Correggio). Infine torna alla Camera anche Gianluca Vinci (Fratelli d’Italia), che verrà ripescato nei listini di FdI. All’uninominale della Camera di Forlì passa la reggiana Gloria Saccani Jotti per Forza Italia, mentre la correggese Stefania Ascari viene eletta alla Camera al plurinominale 2 di Modena e Bologna per il M5S.

Mancano invece la rielezione Benedetta Fiorini (Lega) che ha corso a Imola in un collegio blindatissimo a sinistra e il deputato di Casalgrande Andrea Rossi (Pd), rimasto dietro a Paola De Micheli nel Plurinominale. Stesso esito per Roberta Rigon (Fdi che perde contro Malavasi nel collegio di entrambe), Alessandro Aragona (Fratelli d’Italia), Lanfranco De Franco (Articolo 1 candidato col Pd) e Carlotta Bonvicini, (Verdi e sinistra italiana).

“La campagna elettorale non è stata semplice e il risultato non era affatto scontato, come avrebbe voluto dare a credere qualcuno”, commenta Malavasi. “Nelle mappe che stanno uscendo in questi giorni, quelle in cui l’Italia dei collegi è colorata in blu, c’è però un puntino rosso e siamo noi, con il nostro coraggio, la nostra storia e i nostri valori, cui non rinunceremo mai, da difendere e rilanciare”. Poi, conclude Malavasi, “l’Italia non è solo quella dei collegi e io mi sento la responsabilità di rappresentare al meglio il mio territorio, le esigenze che in questi giorni mi sono state raccontate, le preoccupazioni di tanti cittadini, famiglie, imprese, perché questo è il compito, vero, della politica”.

Andrea Rossi commenta: “Non posso nascondere personalmente tanta delusione e tanta amarezza, perché la politica è stata una parte fondamentale della mia vita, e in alcuni e forse in troppi momenti è stato un impegno quasi totalizzante”. Ma “da domani costruiamo un futuro nuovo, inaspettato fino a qualche giorno fa, ma proprio per questo sicuramente insolito ma affascinante”. Anche Carlotta Bonvicini non si abbatte: “Ripartiamo consapevoli che avremo molto lavoro da fare sia dentro che fuori le istituzioni, per ricostruire un futuro verde per la nostra città e il nostro Paese, oltre a una vera giustizia sociale e un’economia di pace”.