Caro energia, la Cgil: “Le multiutiliy non pensino solo ai soldi”

8 settembre 2022 | 12:40
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Caro energia, la Cgil: “Le multiutiliy non pensino solo ai soldi”

Cgil Emilia-Romagna, Spi-Cgil, Sunia e Federconsumatori: “Gli enti locali, in qualità di soci e azionisti, esercitino il loro ruolo per difendere famiglie, lavoratori, imprese e servizi alla persona, utilizzando gli utili e i dividendi per integrare e irrobustire le misure decise a livello nazionale”

REGGIO EMILIA – “È con grande preoccupazione e allarme che chiediamo alle istituzioni, a partire dalla Regione e dagli enti locali, interventi urgenti per assumere decisioni volte ad affrontare questa complicatissima situazione”. Cgil Emilia-Romagna, Spi-Cgil, Sunia e Federconsumatori tornano a far sentire la loro voce sul caro bollette.

Alle multiutilities dell’Emilia-Romagna “chiediamo politiche commerciali responsabili non mirate all’incremento dell’utile e quindi al contenimento delle tariffe; impiego degli utili, dei dividendi o degli extra profitti non tassati per interventi rivolti alle fasce più deboli di utenti; interventi sulle tariffe del teleriscaldamento; disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili da quelli delle fonti fossili”.

Soprattutto “chiediamo che gli enti locali, in qualità di soci e azionisti, esercitino appieno il loro ruolo pubblico per difendere e sostenere famiglie, lavoratori, imprese e servizi alla persona, utilizzando gli utili e i dividendi per integrare e irrobustire le misure decise a livello nazionale”. Inoltre, “riteniamo utile aprire una riflessione ed un confronto affinché gli enti locali soci di multiutilities creino, con la parte eventualmente eccedente la media dei dividendi degli ultimi anni, un fondo sociale da destinare prioritariamente al contrasto della povertà energetica”.

Nel prossimo autunno, “ma ancor di più nel prossimo inverno – sottolinea ancora la Cgil – si prefigura una situazione drammatica per famiglie, lavoratori, imprese e sistema dei servizi dovuta agli aumenti spropositati dei costi energetici che porteranno a costi sociali inaccettabili. La situazione già estremamente pesante per le famiglie in difficoltà, diventerà drammaticamente insostenibile per tutti”.