Apre Casa Arcobaleno per vittime violenze

17 settembre 2022 | 14:46
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Apre Casa Arcobaleno per vittime violenze

Potrà accogliere fino a quattro persone che subiscono discriminazioni

REGGIO EMILIA – L’apertura della prima Casa Arcobaleno di Reggio Emilia, intitolata allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, si avvicina. A seguito di una manifestazione di interesse attivata negli scorsi mesi, Arcigay Reggio Emilia ha ricevuto in affidamento la gestione di un appartamento in zona Gardenia, pensato per l’ospitalità delle persone Lgbt+ senza casa, vittime di violenza e discriminazioni.

In queste settimane verrà perfezionato il contratto di concessione, che avrà una durata di tre anni, fino al 30 settembre 2025; le chiavi dell’appartamento dovrebbero essere consegnate a Arcigay Reggio Emilia entro il primo ottobre.

“Dopo più di due anni di progettazione, incontri, raccolte fondi, il progetto della casa arcobaleno entra finalmente nella fase operativa- spiega Alberto Nicolini, presidente di Arcigay Reggio Emilia– Una volta firmato l’accordo e ricevute le chiavi dell’appartamento, potremo fare i lavori necessari e arredare gli spazi per l’accoglienza, e non sarà mai troppo presto, viste le continue richieste di aiuto che riceviamo”, conclude.

“Siamo soddisfatti di essere arrivati finalmente all’avvio concreto del progetto Casa Arcobaleno, nel quale abbiamo creduto fin dal primo momento- spiega l’assessore alla Casa del Comune di Reggio Emilia Lanfranco De Franco- L’emergenza abitativa colpisce molte persone anche nel nostro territorio e chi subisce discriminazioni per il proprio orientamento sessuale è in una condizione di particolare fragilità”.

Una volta aperto, l’appartamento potrà accogliere fino a 4 persone vittime di discriminazioni omotransfobiche; il progetto, particolarmente oneroso, avrà bisogno di supporto da parte della cittadinanza. A Reggio Emilia, nel 2021, sono state una ventina le persone che si sono rivolte ad Arcigay perché vittime di discriminazioni per il proprio orientamento sessuale. Molti di questi casi non vengono neppure denunciati.