L’ironia dei Nanowar of Steel taglia il nastro alla Festa

23 agosto 2022 | 19:04
Share0
L’ironia dei Nanowar of Steel taglia il nastro alla Festa

Metal e sarcasmo, mercoledì sera al Campovolo, per gli Elio e le Storie Tese in versione hard rock

REGGIO EMILIA – Nanowar of Steel, ovvero quando il metal riesce a far ridere, e anche a far ballare. Concerto d’esordio, mercoledì 24 agosto (ore 22) all’Iren Green Park Arena del Campovolo, con i Nanowar of Steel, la “folle” band romana che porterà dal vivo l’ultimo lavoro discografico “Italian Folk Metal” uscito lo scorso luglio per Napalm Records, oltre che  tutte le migliori hit della propria carriera. “Italian Folk Metal”, ricco di riferimenti al folklore italiano, sfoggia l’inconfondibile tocco metal ironico della formazione sui vari suoni tradizionali del Bel Paese.

I Nanowar of Steel possono essere considerati una versione metal di Elio e Le storie tese. Niente è scontato, ancor meno politicamente corretto. Heavy metal su testi saggiamente demenziali. Una provocazione dietro l’altra. Senza tirare il fiato. I Nanowar of Steel propongono brani che riprendono il rock degli anni Ottanta, riproponendo anche canzoni note in versione demenziale.

La band è composta da due frontman: Potowotominimak disegnatore illustratore e fumettista e Mister Baffo, entertainer e sollevatore di pesi, ci sono anche il data scientist, specialista di intelligenza artificiale e chitarrista Mohammed Abdul, l’archeologo batterista Uinona Raider e l’astronomo bassista e backing vocals Gatto Panceri 666. I Nanowar of Steel sono una band formata da musicisti veri, che hanno Franco Battiato e Frank Zappa nell’autoradio, i Metallica e i Black Sabbath nel cuore, ma sul palco o nei video scelgono di indossare parrucche colorate, tutù da danza, corna da vichingo o look da hipster, e in quasi vent’anni di attività hanno avuto una sola bussola a influenzare le loro scelte artistiche: l’ironia tagliente, il sarcasmo affilato, la parodia che non risparmia nessun cliché della società dell’immagine.

I Nanowar of Steel si sono formati nel 2003 a Roma e con i primi album autoprodotti “Other s Play, Nanowar Gay!” e “Into Gay PrideRide” si sono fatti conoscere in tutto l’underground europeo con decine di show. Il successo verrà raggiunto solamente nel 2012 con l’uscita di “Giorgio Mastrota, The Keeper of Inox Steel” e la band diventerà anche uno dei gruppi di punta della scena rock comica nazionale. A questo seguono nuove uscite discografiche (“A Knight At The Opera” nel 2014 e “Tourmentone Vol. I EP” nel 2016) alternate a tour nazionali ed europei. Nel novembre 2018 arriva “Stairway to Valhalla”, prodotto da Alessandro Del Vecchio, e nell’estate del 2019 esce il loro video di maggior successo, “Norwegian Reggaeton”, che raggiunge due milioni di visualizzazioni nelle prime due settimane dall’uscita e gli frutta un contratto discografico con l’austriaca Napalm Records. A dicembre 2019 esce il loro secondo singolo di maggior successo, in termini di visualizzazioni, “Valhalleluja” seguito nel 2020 da una ristampa di “Stairway to Valhalla” e nel 2021 da “Italian Folk Metal”, il loro quarto album ufficiale.

Nel corso della loro carriera, i Nanowar hanno poi collaborato con nomi come Gloryhammer, Steel Panther, Gli Atroci, Giorgio Mastrota, Fleshgod Apocalypse, Gigatron e tanti altri artisti di spicco della scena nazionale ed internazionale.