Elezioni, ecco i nomi del Pd in Emilia-Romagna

16 agosto 2022 | 12:31
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Elezioni, ecco i nomi del Pd in Emilia-Romagna

Fra i reggiani ci sono Delrio, Rossi e Malavasi: per Articolo Uno corre anche Lanfranco De Franco. Resta fuori Antonella Incerti

REGGIO EMILIA – Dagli ex ministri Paola De Micheli e Graziano Delrio all’ex sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ecco le candidature per l’Emilia-Romagna comunicate ieri sera durante la direzione nazionale del Pd. De Micheli, in particolare, correrà nel plurinominale “01” della Camera insieme ad Andrea Rossi, Beatrice Ghetti e Lanfranco De Franco (di Articolo Uno). Resta fuori, dopo due legislature, la deputata reggiana Antonella Incerti.

A Gnassi va l’uninominale di Rimini, sempre per la Camera, oltre che il primo posto nel listino del plurinominale “03” dove compaiono anche Ouidad Bakkali, Massimo Bulbi e Marcella Zappaterra. Per il plurinominale “02” toccherà invece a Elly Schlein, Stefano Vaccari, Valentina Cuppi e Luca Rizzo Nervo.

Oltre a Gnassi, negli uninominali per la Camera correranno Ghetti (Piacenza), Filippo Frittelli (Parma), Ilenia Malavasi (Reggio Emilia), Virginio Merola (Bologna), Andrea De Maria (Carpi), Bakkali (Ravenna) e Bulbi (Forlì-Cesena). Delrio sarà in campo per il Senato come capolista nel plurinominale “01” insieme a Barbara Lori, Nicola Rinaldi (Repubblicani europei) e Daria De Luca (Psi), mentre per quello “02” tocca a Sandra Zampa, Daniele Manca, Eleonora Proni e Antonio Fiorentini. Per il Senato, infine, in pista Pier Ferdinando Casini (Bologna) e Manuela Rontini (Ravenna).

“Ieri sera la direzione nazionale del Pd ha deciso di candidarmi in lista in una posizione quasi certamente non eleggibile”, commenta Rizzo Nervo, parlamentare in carica e assessore comunale a Bologna: “Ho comunque deciso di dare al mio partito la disponibilità, con spirito di servizio in questa campagna elettorale”, scrive il dem su Facebook.

“Finirà dunque verosimilmente – continua Rizzo Nervo – questa mia esperienza parlamentare. Ho visto negli anni molte reazioni a situazioni come questa. Io voglio invece solo dire una parola: grazie. Al mio partito, a tutte le persone che mi hanno accompagnato, a quelle che mi hanno dato un consiglio o mi hanno ‘tirato le orecchie’, ai sindaci del territorio metropolitano, ai professionisti sanitari che mi hanno aiutato nelle tante battaglie parlamentari sulla salute e che mi hanno sempre sostenuto, anche in queste ultime ore di attesa, grazie alla mia famiglia per esserci stata sempre, a prescindere dal mio umore, dalla quantità della mia presenza e delle mie attenzioni. È stato qualcosa di meraviglioso (e non necessariamente irripetibile…)”.

Ora, sottolinea Rizzo Nervo, “non c’è un minuto di più da perdere, non indugiando più in un dibattito su liste e destini personali che ha già preso fin troppo tempo. C’è una sfida decisiva per il Paese da vincere”.