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Tari, conguagli e prime rate: come districarsi

30 luglio 2022 | 10:22
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Tari, conguagli e prime rate: come districarsi

Il cambio di regime può generare due bollette differenti: alcuni chiarimenti da parte del Comune di Reggio e di Iren

REGGIO EMILIA – Sono arrivati in questi giorni, o stanno arrivando, ai cittadini i conguagli della Tari 2021 e le fatture della prima rata 2022. Si ricorda che quest’anno cambia il regime, da tassa a corrispettivo, e ciò comporta qualche novità che in questa occasione si segnalano ulteriormente.

I conguagli Tari relativi al 2021 sono apparsi a volte di importi molto ridotti. Il motivo sta nel cambio del regime, da tassa a corrispettivo, a partire dal 2022, come deliberato dal Consiglio comunale di Reggio Emilia e come annunciato e riportato all’interno delle bollette.

Questo cambio del regime, per altro già ampiamente riportato e spiegato dai media, ha comportato la necessità di chiudere la gestione Tari e di effettuare il calcolo dei conguagli dell’annualità 2021 tenendo conto anche delle eventuali vuotature eccedenti le minime, degli sconti maturati e delle eventuali variazioni effettuate in corso d’anno.

Di seguito, per utilità dei cittadini, si richiamano alcuni aspetti del cambiamento.

A ciascun utente sono stati inviati – in modo separato, da Iren Ambiente – due documenti:

Per quanto riguarda il primo documento relativo alla Tari 2021, gli avvisi che genereranno un importo a credito saranno portati automaticamente in detrazione del corrispettivo Tcp dovuto con la seconda rata – scadenza 2 dicembre 2022 – evitando al contribuente la presentazione dell’istanza di rimborso.

Invece, gli avvisi con importi a debito dovranno essere necessariamente saldati entro il 31 luglio 2022tramite il modello F24 allegato anche per coloro che hanno attivato la domiciliazione bancaria, poiché la domiciliazione viene trasferita sulla tariffa corrispettiva.

Dunque, il contribuente dovrà effettuare il pagamento dell’avviso solo se, allegato a questo, troverà il modulo F24, pertanto laddove non presente, il contribuente non dovrà fare nulla trattandosi di importo a credito oppure trattandosi di importi a debito inferiore ad 1,03 euro (importo minimo previsto per i versamenti con F24) .

NOVITÀ INTRODOTTE DAL REGIME CORRISPETTIVO – Fino al 2021 (e quindi in regime di Tari) l’Iva era già ricompresa nelle tariffe. Invece dal 2022, in regime di Tariffa rifiuti corrispettiva, la quota dell’Iva viene scorporata e calcolata solo sulla quota fissa e variabile misurata e non misurata, escludendo l’addebito della stessa sull’addizionale provinciale (Tefa). Quindi per le utenze domestiche il cambio di schema tariffario è pressoché invariato, mentre per le utenze non domestiche ci sarà la possibilità di scaricare l’Iva pari al 10%. Il calcolo di quanto dovuto sin dalla prima fattura viene effettuato con l’applicazione delle tariffe 2022 deliberate ultimamente dall’Amministrazione comunale.

Con il passaggio a tariffa corrispettiva resta attiva la domiciliazione bancaria della fattura, la modalità più comoda e conveniente che permette di risparmiare tempo e avere la tranquillità di pagare nel giorno esatto della scadenza. La fattura verrà recapitata sempre in anticipo rispetto all’addebito sul conto, permettendone la verifica dell’importo fatturato.

Rimarranno comunque disponibili le modalità di pagamento attraverso:

Per ulteriori informazioni è possibile contattare Iren con le seguenti modalità: