Silk Faw, dubbi a Occidente ma anche ad Oriente

23 luglio 2022 | 16:20
Share0
Silk Faw, dubbi a Occidente ma anche ad Oriente

Coalizione Civica: “La stampa cinese, perplessa sull’operazione, scrive ‘per costruire un auto, bisogna prima costruire un edificio. Per costruire un edificio bisogna prima procurarsi il denaro'”

REGGIO EMILIA – “Abbiamo appreso dalla stampa che la lunga telefonata fra Regione, Comune e Silk Faw ha portato solo a rimandare le spiegazioni al 25 luglio, data entro la quale i vertici dell’azienda chiariranno ufficialmente che cosa intendono fare. Sindaco Luca Vecchi e vicesindaco Alex Pratissoli hanno chiesto per Silk Faw non solo di trasformare migliaia di metri quadri di terreno vergine a Gavassa per costruire lo stabilimento, ma anche di abbonare oltre 4 milioni di oneri di urbanizzazione all’azienda. Il consiglio comunale tutto, tranne Coalizione Civica, ha votato a favore dell’operazione”.

Lo scrivono i consiglieri comunali di Coalizione civica De Lucia e Aguzzoli che aggiungono: “Noi non abbiamo partecipato al voto perché non abbiamo avuto certezza del piano industriale e non siamo soli, anche la Regione (che ha dato un finanziamento da oltre 4 milioni di euro all’azienda), diversa stampa nazionale e europea, ma anche la stampa cinese. Vi facciamo notare che, dopo che le nostre prime indagini avevano rivelato un silenzio quasi assoluto sui media cinesi rispetto all’operazione Silk-Faw, abbiamo continuato a monitorare sulla rete questi siti. Abbiamo un prezioso supporter di Coalizione Civica madrelingue cinese ed abbiamo finalmente trovato che anche lì si è finalmente iniziato a parlare della joint venture sino-americana”.

E così De Lucia e Aguzzoli hanno notato che, anche sul fronte cinese, ci sono le stesse perplessità che anche qui molti hanno rilevato, dopo gli entusiasmi iniziali.

Scrivono: “Dopo un anno di silenzio quasi assoluto, sul media pubblico cinese Net Ease è comparso il 19 maggio 2022 un articolo a firma Seek Auto, famoso marchio locale che cura reportage nel settore automotive, che ricostruisce con grande precisione la storia Silk Faw vista all’orientale. Anche loro si domandano: ‘Come mai questo ritardo dei lavori e come mai i dirigenti se ne vanno? Cosa vuol fare Jonathan Krane visto che, stando agli accordi tra le parti, è Silk che doveva mettere i soldi mentre Faw forniva solo il marchio per 10 anni?'”.

Interessanti le considerazioni estremamente pragmatiche, in stile confuciano, dei cinesi che sostengono: “Per costruire un auto, bisogna prima costruire un edificio. Per costruire un edificio bisogna prima procurarsi il denaro”. Fanno notare i due consiglieri comunali: “Siamo sempre lì, dove sono i soldi e cioè quel miliardo di euro di investimenti che avrebbero dovuto atterrare sulla nostra città forse portati dalla slitta di Babbo Natale? Domanda che forse anche i nostri amministratori avrebbero dovuto farsi fin dall’inizio”.

E concludono: “Per queste e altre domande, se vi abbiamo acceso almeno un po’ di curiosità vi lasciamo integralmente l’articolo consultabile (ovviamente tradotto). Per le risposte, parafrasando citando l’articolo, ‘nemmeno FAW Group e Hongqi sono in grado di dare una risposta’”.