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Lavoro, la Fiom prepara un “autunno caldo” di mobilitazione

30 luglio 2022 | 09:59
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Lavoro, la Fiom prepara un “autunno caldo” di mobilitazione

Le tute blu aderiscono alla manifestazione della Cgil in programma l’8 ottobre a Roma

REGGIO EMILIA – I metalmeccanici reggiani sono pronti a mobilitarsi aderendo alla manifestazione nazionale lanciata dalla Cgil di Maurizio Landini per il prossimo 8 ottobre a Roma. E’ la linea emersa con chiarezza dai 5 incontri sul territorio che, nelle ultime due settimane, hanno coinvolto oltre 200 Rsu Fiom, convocati nella sede della Camera del lavoro in città e in altri luoghi della provincia.

All’ordine del giorno le priorità politiche del sindacato delle tute blu: contrasto ai bassi salari, riduzione della precarietà, desertificazione industriale del Sud che impone sempre a più persone di cercare lavoro al Nord e il miglioramento della legge sulle pensioni.

“Da un punto di vista politico, nelle fabbriche ora c’è molto disorientamento”, spiega in una nota la Fiom di Reggio Emilia. “I nostri delegati ci riportano stupore e incomprensione per la crisi di Governo, e sono preoccupati che non ci siano governi a dare le risposte di cui necessitano i lavoratori”. In questo caso “si dà per scontato che l’autunno sarà più caldo dell’estate, a tutti i livelli”.

I lavoratori, aggiunge il segretario provinciale della Fiom Simone Vecchi, “chiedono al proprio sindacato di avere un ruolo politico in questa fase, ma senza fondare un partito, senza dare indicazioni di voto, o peggio facendo campagna elettorale per una colazione o l’altra, ma attivando i lavoratori e ridando protagonismo politico alle persone che per vivere devono lavorare, attraverso la mobilitazione e la partecipazione diretta”. E “proprio mentre i delegati discutevano sulla necessità di una manifestazione, per dare ai lavoratori il diritto a esprimere la propria voce e parlare direttamente al Parlamento è arrivata l’auspicata indizione di una manifestazione per la prima settimana di ottobre”.

Dunque, conclude Vecchi, “chiederemo al futuro Governo, qualunque sia il Governo, di dare risposte sulla piattaforma per cui abbiamo già scioperato insieme alla Uil il 16 dicembre e manifestato il 18 giugno e dal mese di settembre riprenderemo tutte le vertenze aziendale per la contrattazione integrativa che vedranno al centro due obiettivi: dare le giuste risposte salariali ai lavoratori e ridurre la precarietà”.