L'iniziativa |
Politica
/

Casalgrande, raccolta firme per ‘salvare’ il pronto soccorso del Magati e l’auto medica h24

31 luglio 2022 | 11:35
Share0
Casalgrande, raccolta firme per ‘salvare’ il pronto soccorso del Magati e l’auto medica h24

Da lunedì 1 agosto sarà possibile sottoscrivere il documento all’ufficio Urp del Comune

CASALGRANDE – Da lunedì 1 agosto sarà possibile sottoscrivere, all’ufficio Urp (Relazioni con il pubblico) del Comune di Casalgrande, la “Raccolta firme per la riapertura del pronto soccorso e mantenimento dell’auto medica presso l’ospedale Magati di Scandiano – h24”.

L’iniziativa è sostenuta dalla lista Noi per Casalgrande, dal Movimento Cinque Stelle e dal Centrodestra per Casalgrande. “Si tratta di una importante iniziativa – dichiara il sindaco Giuseppe Daviddi – per il mantenimento di un servizio sanitario fondamentale del territorio. L’importanza di ‘salvare’ il pronto soccorso di Scandiano è stata confermata dai problemi di sovraccarico denunciati dal sindaco Menani presso l’ospedale di Sassuolo. In particolare ritengo che il servizio di auto medica non vada ridotto, bensì potenziato: in un territorio dove le imprese lavorano a ciclo continuo, anche nelle ore notturne, questo servizio assume un ruolo ancor più decisivo”.

Una volta raccolte, le firme verranno inviate al prefetto Iolanda Rolli, al questore Giuseppe Ferrari, al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, all’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini, al presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni, al direttore provinciale Ausl Cristina Marchesi, al direttore del distretto Ausl di Scandiano Marco Ferri, al presidente dell’Unione Tresinaro Secchia Matteo Nasciuti e ai sindaci dell’Unione.

Nelle prossime settimane la raccolta firme verrà diffusa sul territorio anche ad altri luoghi, come i mercati pubblici.

LA REPLICA DEL SINDACO DI SCANDIANO MATTEO NASCIUTI 

“Se bastasse una raccolta firme per risolvere i problemi strutturali della sanità italiana, alle prese con una carenza di professionisti senza precedenti – scrive il primo cittadino -, certamente non avrei avuto problemi a promuovere iniziative di questo genere o ad aderire ad analoghe raccolte che, già diversi mesi fa, sono state promosse da cittadine e cittadini giustamente preoccupati per la situazione che si è generata. Appare però evidente che quella sostenuta dal sindaco Daviddi e promossa da ‘Noi per Casalgrande’ appare l’ennesima mossa utile solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, l’ennesima iniziativa strumentale per provare a ‘intestarsi’ il ruolo di paladini del Magati. Il tutto senza proporre una soluzione concreta al problema che caratterizza ad oggi in modo irrisolto il tema: la penuria di medici di emergenza urgenza capaci di garantire la presenza sui turni di Pronto Soccorso”.

“Forse una raccolta firme andrebbe lanciata per la riforma dell’università o per l’abolizione del numero chiuso a Medicina…Assicuro ai casalgrandesi che la direzione sanitaria, provinciale e distrettuale, dell’Ausl e i vertici della Regione Emilia-Romagna, sono ampiamente consapevoli che tutti i cittadini vogliono la riapertura del pronto
Soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano. Qualora dovessero dimenticarselo… assicuro che il sottoscritto provvede a ricordarglielo con frequenza quotidiana. Come ben sottolineato anche da altri gruppi di opposizione, come quello
guidato da Angelo Santoro, non sarà un’altra raccolta firme, promossa a fini politici, a cambiare la situazione”.

“Dobbiamo insistere nella ricerca, difficile ma necessaria, di professionisti – sia dal settore pubblico sia dal privato – che possa garantire un’apertura almeno inizialmente diurna del nostro pronto soccorso. Dobbiamo insistere coi bandi di reclutamento, anche continuano ad andare deserti. Dobbiamo lavorare parallelamente a soluzioni strutturali, di lungo periodo, per far sì che venga riconosciuto al nostro pronto soccorso un ruolo di presidio
territoriale importante”.

“Per fare questo l’ultima cosa che serve – conclude Nasciuti – è che il Magati diventi teatrino, stucchevole, di uno scontro politico utile a raggranellare un consenso tanto facile quanto aleatorio. Serve impegno quotidiano, non boutade. Serve responsabilità e costanza di azione, non sparate sporadiche che in genere finiscono come i classici sassi lanciati nello stagno”.