Reati in crescita: impennata delle frodi informatiche

6 giugno 2022 | 11:24
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Reati in crescita: impennata delle frodi informatiche

I dati sono stati forniti oggi durante la festa dell’Arma. Il colonnello Milani ai suoi uomini: “Siate orgogliosi del lavoro che svolgete ogni giorno indossando questa uniforme”

REGGIO EMILIA – Reati in crescita, nel periodo fra il giugno 2021 e il giugno 2022, rispetto all’anno precedente. Lo si evince dai dati forniti dai carabinieri in occasione del 208esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Nell’anno precedente i reati complessivi, nella nostra provincia, erano stati 13.195 e oggi sono quasi 15.000. Siamo tornati, dunque, a livelli prepandemia dopo che le restrizioni e i lockdown avevano, inevitabilmente, fatto calare il numero di delitti commessi. In totale sono state arrestate 277 persone e ne sono state denunciate 3.000.

Tra questi, in particolare, i responsabili di 40 rapine, di 240 furti, di 28 estorsioni, di 34 violenze sessuali, di 410 truffe e di 5 omicidi (ci sono stati anche 5 tentati omicidi).
Le rapine sono state, in totale, 78, mentre 61 le estorsioni e 5 i sequestri di persona. Ben 1.591 le frodi informatiche, 38 le ricettazioni, 33 gli incendi e 45 le violenze sessuali.

I militari hanno sequestrato oltre 90 chili di droga (75 di marijuana, 15 di hascisc, 1 chilo di cocaina e 500 grammi di eroina).

Il colonnello Andrea Milani, comandante provinciale di carabinieri ha voluto ricordare che “dall’inizio dell’emergenza sanitaria l’Arma di questa Provincia non ha chiuso una stazione, contando ad oggi, oltre 190 contagiati: un tributo, espressione di una corale scelta istituzionale, condivisa dai carabinieri di ogni ordine e grado, tutti consapevoli della necessità di raggiungere ogni cittadino, facendo sì che nessuno si sentisse abbandonato”.

Il colonnello si è poi soffermato “su alcuni temi fortemente avvertiti dalla gente, su cui ritengo i carabinieri di Reggio Emilia debbano corrispondere con scelte operative aderenti. Mi riferisco, alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori e delle truffe in generale, con particolare riferimento a quelle contro i nostri anziani. Mi riferisco alla violenza contro le donne che ha visto la provincia reggiana fortemente interessata con 3 femminicidi nell’ultimo periodo. Determinante, alla luce di un apparato penale tra i più avanzati in Europa, è il monitoraggio delle denunce dei cosiddetti reati spia, così come l’esigenza di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia”.

Ha poi parlato della “condizione giovanile, ove la superficialità delle relazioni interpersonali, la ricerca compulsiva di gratificazioni istantanee, fortemente condizionata dal web, alimentano i disagi, acuiti dalla pandemia, che possono trasformare la naturale esuberanza dell’età in aggressività gratuita, generando anche occasioni negative di aggregazione”.

E ha ricordato come rilevante è stato l’apporto dei carabinieri anche in questo ambito che hanno partecipato alle iniziative messi in campo dal prefetto e, dall’altro, secondo le linee guida del comando generale dell’Arma dei carabinieri, hanno organizzato incontri didattici per la promozione della legalità in oltre 50 istituti scolastici, che hanno coinvolto circa 4.000 studenti di tutte le età.

Ha concluso il colonnello Milani: “Siate orgogliosi del lavoro che svolgete ogni giorno indossando questa uniforme. La vostra presenza nel cuore dei cittadini non ha prezzo e la vostra dedizione è l’immagine migliore della nostra provincia. Per questo, cari carabinieri, continuate nel vostro impegno quotidiano con la stessa passione e responsabile semplicità, facendovi forza del sostegno delle vostre famiglie, a cui va il mio pensiero più affettuoso. Anche perché, come spesso ricordava il giudice Falcone, di cui quest’anno ricorre il trentennale della morte: in fondo, “perché una società vada bene […] basta che ognuno faccia il suo dovere””.